Rapporto Nomisma: “Tecnologia, prevenzione e normativa: il gioco pubblico verso un nuovo paradigma”

“I concessionari stanno mettendo in campo, anche grazie alla tecnologia, degli strumenti per il gioco intrinsecamente sicuro. È un cambio di panorama importante. Ad esempio, attraverso la tecnologia è più semplice capire l’età della persona ed evitare che i minori giochino”. E’ quanto ha dichiarato Giovanni Kessler, consigliere tecnico Acadi, durante la presentazione del nuovo rapporto realizzato da Nomisma in collaborazione con Novomatic Italia.

“Il fatto che una macchina possa riconoscere il gioco sano e consapevole, distinguendo il gioco compulsivo e patologico è una cosa davvero importante, che può aiutare a prevenire problematiche allertando, in determinati casi, anche il gestore di sala. Questi strumenti sono fondamentali perché permettono un cambiamento del paradigma: oggi il gioco viene considerato una sorta di male necessario e che si cerca di limitare e allontanarlo dagli occhi dell’opinione pubblica attraverso i limiti di distanza e temporali, ma come abbiamo visto essi sono inutili per la salute del consumatore e, in alcuni casi, addirittura controproducenti. Tuttavia, ora il gioco potrà essere considerato non più come male necessario, ma intrinsecamente sicuro e totalmente sano“.

“Il settore del gioco spesso non è stato calcolato dai precedenti legislatori – ha sottolineato nel suo intervento Guido Liris (FdI) – perché si tratta di un terreno pericoloso e divisivo dato che conosciamo tutti gli effetti negativi che questo comparto può portare. Tuttavia, non si può essere superficiali nel trattare questo settore quando è uno dei più importanti per le casse dello Stato.

Proprio per questo, l’approccio che dobbiamo avere col MEF e tutti gli altri ministeri coinvolti, dovrà essere molto pragmatico in grado di salvaguardare la salute delle persone e le entrate erariali. Sarà molto importante la formazione non solo degli operatori, ma anche dei giocatori che siano in grado di capire i propri limiti e quando fermarsi.

A mio avviso, per fare la normativa migliore possibile vanno ascoltati gli operatori e le associazioni di categoria, ma anche i rappresentanti della sanità così da poter controbilanciare tutti gli interessi. Credo che sarà necessario che alcune delle entrate erariali siano destinate non solo alla cura, ma anche alla prevenzione del fenomeno della dipendenza patologica. Abbiamo la consapevolezza che una normativa è sempre più necessaria, perché mettere la polvere sotto al tappeto non è il giusto modo di governare”.

“La tecnologia – ha detto il Generale Mora, Capo di Stato Maggiore del Comando Tutela Economia e Finanza GDF – in questo settore è molto importante per noi perché viene utilizzata in tutte le fasi delle nostre attività operative. La Guardia di Finanza non può prescindere dall’utilizzo degli strumenti informatici, anche se rimane fondamentale l’apporto umano. La vigilanza su questo settore viene svolta in maniera coordinata con l’ADM e anche le altre forze dell’ordine.

Utilizziamo un applicativo specifico dal nome GARA, dedicato solo al settore del gioco e consente di pianificare dei controlli anche a seguito della rilevazione di indici di anomalia e ci permette di capire il numero di controlli svolti in un determinato esercizio. Infine, è per noi fondamentale il sistema Siva per le operazioni sospette. Nel 2023 ci sono stati oltre 12.000 segnalazioni”.

“È importante mettere il giocatore al centro e far sì che si approcci al settore solo per intrattenersi. Si deve andare sempre più verso un gioco responsabile“, ha dichiarato Elena Murelli (Lega). “La tecnologia è uno strumento aggiuntivo molto importante che ci permette di fare prevenzione con sistemi predittivi e biometrici in grado di capire in anticipo comportamenti compulsivi.

Questi sistemi permettono di controllare il giocatore e sulla sua dinamica di gioco, il tutto nel rispetto della privacy. Il Governo ha già varato la riforma del gioco online ed è impegnato su quella della rete fisica. Questi sistemi tecnologici possono essere integrati anche nel gioco fisico. Il gioco è una fonte erariale, ma vanno bilanciati gli interessi del fisco con quelli sanitari”

“Il settore del gioco – ha sottolineato Fausto Orsomarso (FdI) – ha subito l’ipocrisia da una importante parte politica che non vuole capire l’importanza di questo comparto sotto tutti i punti di vista, innanzitutto quello occupazionale e quello della legalità, poiché dove non c’è il gioco lecito prolifera l’illegalità.

Inoltre, dal punto di vista fiscale il gioco versa alle Casse dello Stato oltre 13 miliardi ed ha un peso veramente notevole. Le ricerche dimostrano che oltre 20 milioni di persone giocano solo per divertirsi, mentre la netta minoranza ha delle problematiche. Il governo è al lavoro per fare progredire questo settore, ponendo fine alle proroghe e indicando finalmente le tanto attese gare. Il gioco fisico mi sembra più facile da controllare, mi preoccupa da questo punto di vista molto di più l’online.

“La tecnologia bisogna saperla utilizzare e sarà importante porre dei limiti coerenti con gli obiettivi”, ha concluso Giorgio Salvitti (FdI). “Gli strumenti esistenti adesso ci può aiutare nel percorso di prevenzione, ma tutto deve nascere da una norma in grado di consentire l’offerta di un gioco corretto e che segua le indicazioni che provengono dal mercato. Dunque, sarà necessaria una legge che tuteli sia chi investe nel settore sia i suoi consumatori. Una norma innovativa e al passo coi tempi potrà arrivare solo dalla collaborazione di tutti gli attori coinvolti”. ac/AGIMEG