Studio CGIA Mestre-As.Tro: “Gioco online, in 5 anni gettito triplicato. 84 i concessionari, 53 italiani, che occupano oltre 4.300 addetti”. Raccolta, spesa, erario e focus concessionari

Il gioco online è un comparto in rilevante crescita, come testimoniato dall’evoluzione della spesa (differenza tra raccolta e vincite). A partire dal 2015 i tassi di crescita annua sono costantemente a due cifre.

E’ quanto emerge dallo studio della CGIA Mestre, in collaborazione con Astro, sul gioco pubblico, presentato oggi a Roma.

In particolare, nel biennio 2020 e 2021 i tassi di crescita sono esplosi. Nel 2020 la crescita è stata del 45% e nel 2021 la spesa è aumentata di quasi 2/3. Si presume che i lunghi periodi di sospensione dell’attività subiti dal gioco fisico per l’emergenza sanitaria, abbiano sicuramente concorso a questo rilevante aumento.

La suddivisione della raccolta

Ai giocatori nel corso del 2021 è ritornato circa il 94% del giocato, mentre l’effettiva spesa è di circa il 6% del giocato (raccolta).

L’ammontare della spesa viene ulteriormente suddiviso: il 20% circa va all’erario (si tratta di poco più del 1% della raccolta), mentre l’80% rappresenta la remunerazione lorda per la filiera (si tratta del 5% della raccolta).

Il 5% circa della raccolta che rimane alla filiera corrisponde al fatturato del settore, che dovrà quindi coprire i costi, fissi, variabili, le varie tipologie di oneri e remunerare i dipendenti. Inoltre, l’eventuale utile sarà sottoposto alla normale tassazione diretta.

La spesa

Nel corso degli anni è cresciuto il tasso di incidenza della spesa online sulla spesa totale del gioco lecito, passando da poco più del 4% nel periodo 2012-2015 ad oltre il 20% nel 2020.

Allo stato attuale non si dispone di informazioni in merito all’ammontare complessivo della spesa per il gioco lecito del 2021, ma se si ipotizza che sia corrispondente a quello del 2019, allora il tasso di incidenza 2021 del gioco online avrebbe quasi raggiunto il 23%.

La raccolta

Osservando l’andamento della raccolta del gioco online si possono notare due diverse fasi di crescita; una prima sino al 2012, e una seconda che inizia dal 2015.

Nel biennio 2020-2021 il gioco online ha visto quasi raddoppiare la propria raccolta (+92%) con un aumento di oltre 33 miliardi di euro.

Specularmente è progressivamente aumentata l’incidenza della raccolta da gioco online sul totale della raccolta del gioco lecito.

Raccolta gioco online e fisico

Il confronto tra l’andamento della raccolta nel canale fisico e quella online rende evidente che la modalità di gioco a distanza sia destinata ad assumere una sempre maggiore importanza nell’ambito del gioco lecito.

Il superamento del gioco online rispetto a quello su rete fisica avvenuto nel 2020 è senza dubbio frutto delle limitazioni che le attività sul territorio hanno subito; per cui l’attuale incidenza del volume del gioco online sul totale pari al 56% (dato riferito al 2020) è probabile che sia destinata a ridursi all’apertura continuata e allo sparire delle limitazioni COVID.

Tuttavia se si considera che nel 2021 il gioco online ha quasi raggiunto i 70 miliardi anche ipotizzando che la raccolta da rete fisica si attesti sugli stessi volumi del 2019 (anno pre-Covid), si può prevedere che la modalità di gioco a distanza sia almeno pari al 49% del totale.

Il gettito

In concomitanza al maggior peso che il gioco online ha assunto negli anni, è cresciuto in
maniera rilevante anche il gettito che affluisce nelle casse dell’erario.

In soli 5 anni (dal 2015 al 2020) il gettito è triplicato, mentre nel 2021 si stima che abbia raggiunto un ammontare di almeno 887 milioni di euro.

Il gioco online illegale

Accanto al gioco online regolare che garantisce il giocatore, assicura gettito all’erario e crea posti di lavoro, vi è il gioco online irregolare che si propone con siti web illegali che fanno a capo a soggetti privi di autorizzazione ad operare nel territorio dello Stato.

L’ADM svolge una costante attività di monitoraggio ed inibizione dei siti web illegali; dal 2006 al 2020 ne sono stati inibiti oltre 9.000.

Mediamente ogni anno vengono inibiti 600 siti illegali, mentre si registrano oltre 700 milioni di tentativi di accesso. Si noti come all’aumentare dell’attività di inibizione si registi un calo dei tentativi di accesso ai siti illegali.

La filiera del gioco online: i concessionari

Attualmente vi sono 84 concessionari di cui 53 italiani e 31 di diversa nazionalità. La maggior parte dei concessionari esteri hanno sede a Malta (27), le rimanenti società provengono dalle seguenti nazioni: Bulgaria, Francia, Slovenia e Svezia.

La legislazione nazionale consente anche a società appartenenti allo Spazio economico europeo di divenire concessionari ed esercitare l’attività di gioco online sul nostro territorio purché siano titolari di un efficacie titolo abilitativo rilasciato secondo le disposizioni vigenti nello stato in cui hanno la sede legale.

I siti attraverso i quali viene esercitato il gioco a distanza sono 433 di cui 330 in capo a concessionari italiani e 103 a quelli esteri.

I 53 Concessionari del gioco online presenti in Italia occupano 4.351 addetti.

I risultati economici di queste imprese derivano da diverse attività connesse con il gioco lecito sia fisico che a distanza.

L’esercizio e la raccolta del gioco online è quindi solo una delle attività svolte da queste imprese. Si stima che i proventi del gioco online dei 53 Concessionari italiani rappresentino un ammontare di risorse in grado di sostenere almeno 1.500 lavoratori.

sb/AGIMEG