“Nel primo semestre del 2021 l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha ricevuto 70.157 segnalazioni di operazioni sospette, in notevole aumento rispetto a quelle pervenute nel periodo corrispondente del precedente anno (+32,5 per cento); l’incremento ha interessato tutti i mesi del semestre ed è stato particolarmente rilevante tra marzo e giugno, mesi in parte condizionati nel 2020 dal primo lockdown e dalla successiva fase di incertezza. La crescita complessiva è stata determinata dalle segnalazioni di riciclaggio (+32,7 per cento rispetto al primo semestre del precedente anno). Le segnalazioni di finanziamento del terrorismo sono tornate ad aumentare (da 246 unità a 340) mentre continua la riduzione di quelle relative alla voluntary disclosure (da 209 a 156). Nel semestre si osserva una maggiore partecipazione al sistema segnaletico per la quasi totalità delle categorie di segnalanti. Particolarmente rilevante risulta la crescita degli IMEL e degli IP che hanno più che raddoppiato le segnalazioni inoltrate rispetto all’analogo periodo del 2020 (da 8.694 a 20.311). L’incidenza del comparto finanziario non bancario si è così portata dal 21,0 al 33,4 per cento. Nel comparto non finanziario gli incrementi più notevoli riguardano i prestatori di servizi di gioco (da 2.287 a 3.305 segnalazioni), i notai (da 1.561 a 2.479) e i soggetti che svolgono attività di custodia e trasporto valori (da 141 a 830). Le comunicazioni della Pubblica amministrazione, pur restando contenute, registrano il numero più elevato sinora raggiunto in un semestre (82) e sono riferibili principalmente ad anomalie riscontrate in operazioni di finanziamento nell’ambito delle misure straordinarie legate all’emergenza Covid-19. Sotto il profilo della ripartizione territoriale si registrano incrementi in termini assoluti in tutte le regioni; i più significativi si rilevano in Lombardia (da 9.230 del primo semestre 2020 a 12.701 di quello in esame), nel Lazio (da 6.755 a 8.840), in Emilia-Romagna (da 3.481 a 4.902), in Piemonte (da 2.829 a 4.213) e in Sicilia (da 3.561 a 4.863); notevole anche l’aumento delle segnalazioni su operazioni effettuate a distanza (da 122 a 1.655). Nel periodo considerato l’Unità ha complessivamente analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 68.823 segnalazioni, con un aumento del 29,4 per cento rispetto al primo semestre del 2020. Nello stesso arco di tempo ha adottato 20 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di complessivi 14,3 milioni di euro (2,6 milioni nell’analogo periodo dello scorso anno). In questo Quaderno dedichiamo, per la prima volta, una sezione ai dati relativi alle comunicazioni oggettive sulle operazioni in contanti ricevute dalla UIF (Provvedimento dell’Unità del 28 marzo 2019). Le comunicazioni relative ai primi sei mesi del 2021 riguardano 19,8 milioni di operazioni, per complessivi 100,5 miliardi di euro, in aumento del 4,0 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati mostrano una concentrazione del numero delle operazioni nella classe 2.001 – 5.000 euro e nei versamenti a mezzo sportello automatico o cassa continua. A livello territoriale i maggiori importi in termini assoluti si rilevano in Lombardia, Veneto e Lazio; le province di Verona, Ascoli Piceno e Cuneo si collocano ai primi posti per volumi di contante in rapporto alla popolazione. Circa il 64 per cento delle persone giuridiche e delle ditte individuali a cui sono riferibili a vario titolo le operazioni sono attive nei settori economici del commercio e della ristorazione. L’entrata in vigore dal gennaio 2021 del nuovo Provvedimento per le segnalazioni antiriciclaggio aggregate arricchisce la rilevazione S.AR.A. di nuove informazioni grazie alla riduzione della soglia per l’aggregazione delle operazioni, ora fissata a 5.000 euro, alla distinzione fra rimesse e bonifici e all’ampliamento della platea dei segnalanti alle SICAF e ai punti di contatto centrale di IP e IMEL comunitari. Anche il dettaglio relativo ai settori di attività economica della clientela è più ricco: la Pubblica amministrazione forma ora oggetto di autonoma rilevazione e il settore non profit è stato scorporato dalla categoria residuale. Il valore e la quantità di oro scambiati risultano in netta flessione rispetto al secondo semestre 2020, pur mantenendosi su livelli superiori a quelli del primo semestre 2020. Il trend fortemente crescente della collaborazione con l’Autorità giudiziaria, già rilevato nel corso del 2020 rispetto all’anno precedente (oltre 40 per cento), è ulteriormente confermato dai dati relativi al primo semestre del 2021, che evidenziano un incremento del 14 per cento circa rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; in netto aumento anche le segnalazioni di operazioni sospette oggetto di trasmissione alla magistratura. L’attività di collaborazione con le FIU estere ha registrato ancora un incremento, sia con riferimento alle richieste ricevute dalla UIF sia con riferimento agli scambi (circa 14.000) in ambito europeo relativi a operazioni sospette “crossborder”. Il graduale allentamento delle restrizioni connesse all’emergenza pandemica ha consentito di effettuare, nel semestre, tre accertamenti ispettivi. Nel quadro della prevenzione di fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l’emergenza da Covid-19, dopo le indicazioni fornite nel 2020, nel febbraio di quest’anno la UIF ha pubblicato una nuova Comunicazione volta a portare all’attenzione ulteriori fattori di rischio ed elementi sintomatici di operatività illecite. Nel mese di giugno l’Unità ha pubblicato nei Quaderni dell’antiriciclaggio nuove casistiche di riciclaggio e finanziamento del terrorismo; tra i casi selezionati figurano anche fattispecie emerse grazie alla collaborazione internazionale”. E’ quanto si legge nei Quaderni dell’antiriciclaggio – Collana Dati statistici I-2021 dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia.
In termini percentuali dalle attività di gioco è arrivato il 4,7% del totale delle segnalazioni (rispetto al 4,3 dello stesso periodo dello scorso anno). Le operazioni eseguite per i Prestatori di servizi di gioco hanno avuto un importo di 147,1 milioni di euro.
Per quanto riguarda i valori mediani dei tempi di inoltro per tipologia di segnalante, per i Prestatori di servizi di gioco sono stati riscontrati 30 giorni.
Con Prestatori di servizi di gioco si intendono: Operatori di gioco online che offrono, attraverso la rete internet e altre reti telematiche o di telecomunicazione, giochi, con vincite in denaro, su concessione dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli; Operatori di gioco su rete fisica che offrono, anche attraverso distributori ed esercenti, a qualsiasi titolo contrattualizzati, giochi, con vincite in denaro, su concessione dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli; Soggetti che gestiscono case da gioco, in presenza delle autorizzazioni concesse dalle leggi in vigore e del requisito di cui all’art. 5, co. 3, del DL. 457/1997 (casinò).
cdn/AGIMEG