PVR, Corte dei Conti: “Rappresentano una criticità nel sistema del gioco pubblico perché svolgono anche attività non consentite”

Oggi la Corte dei Conti ha presentato la Relazione sul Rendiconto Generale dello Stato per l’anno 2021. Tra i settori maggiormente di interesse vi è anche quello dei giochi e delle scommesse, particolarmente interessato dagli effetti delle chiusure dovute alla pandemia da Covid sia sotto il punto di vista delle entrate erariali sia quello dei controlli.

“Nel 2021 le entrate da giochi, dopo la forte riduzione del 2020, conseguente alle limitazioni imposte dalla normativa per fronteggiare l’emergenza pandemica, hanno fatto registrare una significativa ripresa, posizionandosi su valori di poco superiori a quelli riscontrati nel 2019. La raccolta totale lorda è risultata pari a 110,9 miliardi, con un incremento di 22,5 miliardi rispetto al 2020, tornando sui livelli del 2019; le vincite ammontano a 95,5 miliardi (importo maggiore di circa 20 miliardi rispetto al 2020 e di 4,5 miliardi rispetto al valore del 2019). Il rendimento erariale del settore misurato in relazione alla raccolta lorda del 2021 ammonta all’7,6 per cento”. E’ quanto si legge nella Relazione presentata dalla Corte dei Conti.

Il margine operativo netto nel 2021 ammonta a 6.971 milioni di euro (pari al 6,3 per cento della raccolta lorda). Permane l’esigenza di una riforma complessiva del settore in grado di assicurare una LE ENTRATE DELLO STATO CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale dello Stato 25 Sezioni riunite in sede di controllo 2021 razionalizzazione graduale e controllata dell’offerta di gioco, la limitazione e tutela dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo, il contrasto al gioco illegale e alle frodi a danno dell’Erario. Nel 2021 l’attività di contrasto alle illegalità nei giochi ha comportato 22.640 controlli effettuati su rete fisica; di questi oltre 12.700 hanno riguardato il contrasto alla diffusione del gioco minorile.

“È interessante notare come i “Giochi di abilità a distanza”, che da soli rappresentano quasi la metà della raccolta lorda e circa il 52 per cento del totale delle vincite, siano al contempo tra quelli con il minore rendimento erariale (0,9 per cento quello lordo, 24,9 per cento il netto). Per quanto riguarda le tendenze in atto nell’orientamento dei giocatori fra i vari giochi e i fattori che determinano il fenomeno, anche con riferimento ai mutamenti indotti dalla pandemia, i provvedimenti adottati dal Governo per fare fronte all’emergenza epidemiologica hanno fatto sì che gli scommettitori, impossibilitati a recarsi nelle agenzie, si orientassero verso la raccolta online, con conseguente attenuazione del complessivo calo dei volumi di gioco. Si può quindi riscontrare, in ordine a quanto avvenuto nel 2020-2021 a causa dell’emergenza epidemiologica, che il gioco in rete fisica ha subito un consistente calo, a fronte del quale, tuttavia, si è realizzato un incremento del gioco on-line“.

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli riferisce che l’azione di controllo nel settore dei giochi si è sviluppata, nel 2021, attraverso varie modalità e percorsi, di cui, a seguire, si dà una sintetica descrizione. È opportuno premettere che, a seguito dei DPCM, per molti mesi alcuni giochi, nel canale di vendita basato sulla rete fisica, detto anche “a terra”, sono stati impossibilitati alla raccolta. Ciò ha causato un effetto di sostituzione del giocatore verso il canale di raccolta a distanza, determinando ovviamente differenti modalità di analisi dei flussi di gioco e di prevenzione e contrasto alle irregolarità. Per la rete fisica, infatti, se nel settore degli apparecchi da intrattenimento, nell’anno 2021 sono stati operativi una dozzina di concessionari e risultavano iscritti nell’apposito elenco (come indicato in precedenza) circa 65.000 operatori (di cui oltre 4.100 gestori e possessori di apparecchi), e oltre 51.000 esercenti di apparecchi, in altro settore di elevata criticità, quale è quello delle scommesse, il numero dei concessionari fisici e a distanza era superiore alle 230 unità con circa 8.000 punti di vendita attivi. Per la rete online, l’ADM rileva che nel 2021 sono stati attivi circa 6,7 milioni conti di gioco, per un importo totale di giocate di 66 miliardi di euro contabilizzati attraverso 2 miliardi e 100 mila giocate effettuate. Le citate azioni di contrasto hanno interessato circa 800 punti di vendita o di interesse che sono stati monitorati e, nei casi di rilievo, controllati. Le positività di tali controlli sono state di circa il 25 per cento, con molte situazioni che hanno originato notizie di reato e sequestri di apparecchiature, di documentazione e di denaro”.

In generale il numero delle attività di contrasto alle illegalità nei giochi è stato pari a 22.640 controlli effettuati su rete fisica; di questi oltre 12.700 hanno interessato l’azione di contrasto alla diffusione del gioco minorile. Il tasso di presidio dei giochi fisici più critici (Apparecchi e scommesse) è stato del 20 per cento superiore a quello relativo alla totalità dei giochi che si è attestato intorno al 17 per cento. La percentuale delle positività – principalmente di carattere tributario o amministrativo – per il settore degli apparecchi è stata di circa il 30 per cento ma il dato è influenzato dalle segnalazioni derivanti dall’assenza di documentazione in sede di controllo. La riduzione del numero degli apparecchi da intrattenimento disposta dalle norme nazionali nell’ultimo periodo, unitamente all’inasprimento sia dei limiti di distanze dai luoghi sensibili sia degli orari di gioco, da parte di norme regionali e locali, hanno determinato una contrazione del mercato legale e un probabile incremento dei fenomeni illegali. In stretta collaborazione con le forze dell’Ordine, si è svolta un’attività di approfondimento sulle segnalazioni, pervenute anche per il tramite degli uffici regionali, di sospetta intermediazione e di raccolta abusiva di gioco realizzate presso i Punti vendita ricariche (P.V.R.) dei concessionari del gioco a distanza. Detti P.V.R. rappresentano una vera e propria criticità nel sistema del gioco pubblico; in esito ai controlli svolti nel corso degli anni è emerso che presso una rilevante percentuale di essi, oltre all’attività di commercializzazione propria di tali esercizi, si svolge anche l’attività non consentita di raccolta del gioco e di pagamento delle vincite. Infine, in relazione al particolare contesto legato all’emergenza pandemica, soprattutto durante i mesi che hanno registrato la peculiare situazione conseguente alle misure di chiusura del gioco fisico, è stato svolto un attento e costante monitoraggio con analisi dell’andamento dei valori economici e quantitativi del gioco online, le cui risultanze sono state anche comparate sia attraverso incontri bilaterali con rappresentanti di omologhe Autorità nazionali, sia attraverso il tavolo di lavoro attivo tra i regolatori dei principali Paesi europei”. lp/AGIMEG