“Questo open hearing si svolge a seguito delle osservazioni pervenute nel corso delle ultime due settimane all’Agenzia da parte degli operatori. Ne abbiamo ricavato una riflessione di carattere generale su cui intervenire. Dal punto di vista procedurale l’esito di questo lavoro comporterà l’adozione di una determina da parte del Direttore la cui efficacia partirà da gennaio 2023”. E’ quanto ha affermato il direttore del gioco online di ADM, Andrea Bizzarri, durante l’open hearing sui PVR, ‘Punti Vendita Ricarica: accordo integrativo – Valutazione e osservazioni’ organizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
“Con la nota del 18 maggio l’Agenzia, inserendosi nel solco tracciato da una cospicua giurisprudenza legislativa, i concessionari sono stati invitati a sottoscrivere l’accordo per verificare l’attività svolta nei PVR. Siamo intervenuti per eliminare la voce dei familiari conviventi dai controlli per gli operatori, l’ampliamento dell’intervallo tra un controllo e l’altro (da mensile a trimestrale), l’IP statico e una modifica che riguarda la pubblicità che consentirà ai PVR di esporre un cartello in cui si comunica che dentro quei locali si svolge quella determinata attività. Il concetto di anomalia lo rimettiamo ad ogni singolo concessionario, poiché esso ha una serie di dati sulla base dei quali poter individuare elementi anomali e adottare tutta una serie di misure anche a tutela del proprio business. Nel corso del tempo, quando vi saranno mesi di analisi, ci sarà la possibilità di standardizzare queste anomalie”, ha continuato.
“Queste misure e chiarimenti saranno inseriti in una determina direttoriale e quindi il contenuto stesso assumerà una valenza diversa dalla circolare. L’intenzione dell’Agenzia è che ci sia un rapporto tra il concessionario e i PVR e che i dipendenti non abbiano conti di gioco”, ha aggiunto.
“La nostra intenzione è superare qualunque tipo di apparente criticità dal punto di vista normativo e l’Agenzia sarà aperta al confronto anche dopo questo open hearing. Ciò che noi pensiamo è che questo tipo di iniziativa si debba collocare su un piano di collaborazione. Il punto non è di arrivare ad imporre delle misure, a trovare delle linee comuni per governare questo fenomeno che sia di maggior chiarezza e trasparenza rispetto alla situazione attuale. Questo fenomeno, pur non rientrando nel perimetro della convenzione, è uno strumento che però necessita di un intervento chiarificatore. Da questo punto di vista, ringraziamo tutti gli operatori per la partecipazione e il numero elevato di osservazioni che sono pervenute”, ha sottolineato.
“Per quanto riguarda il ritiro di somme di denaro ci prendiamo un altro po’ di tempo per prendere una decisione definitiva. Il PVR nasce per consentire la sottoscrizione del contratto e la ricarica del conto di gioco. Nel corso del tempo c’è stata un’apertura per questa attività che poi si è allargata oltre il perimetro per la quale era stata immaginata. Quindi, questo è l’unico profilo su cui ci riserviamo un ulteriore approfondimento”, ha detto.
“Non credo che sia opportuno ribadire il concetto che c’è dubbio su quello che possa fare il PVR. Non siamo chiamati a regolamentare un profilo nuovo, ma di regolamentare una situazione già in atto. Quindi, il fatto che sul territorio ci sia stata una diversa applicazione è la motivazione per cui siamo chiamati ad un chiarimento, ma il perimetro non lo stiamo definendo in questa sede. L’Agenzia avvierà la redazione della determina che avrà anche una fase di rodaggio”, ha concluso. ac/AGIMEG