Puglia, iniziato il conto alla rovescia: domani si discute della legge regionale sul gioco e gli operatori manifesteranno davanti il Consiglio a sostegno del gioco legale

Il Consiglio Regionale della Puglia tornerà domani ad occuparsi di distanziometro e misure contro la ludopatia, mentre gli operatori del gioco si sono dati appuntamento di fronte alla sede del Consiglio per dare il via a un “confronto volto a rendere compatibili il gioco con la sostenibilità sociale, contrastare gli abusi e combattere l’illegalità”. Il 20 giugno scade infatti la proroga sul distanziometro per gli esercizi preesistenti, la legge regionale del 2013 consentiva infatti alle sale da gioco e agli esercizi che avevano istallato slot di proseguire le attività, senza dover rispettare le distanze dai luoghi sensibili, per altri 5 anni, in sostanza quindi fino alla fine del 2018. A ottobre scorso il Consiglio Regionale ha adottato una proroga di sei mesi, facendo slittare il termine appunto al 20 giugno. Questo lasso di tempo – prevedeva la stessa proroga – doveva servire a svolgere un ciclo di audizioni “con tutti i soggetti portatori di interesse al fine di valutare attentamente le diverse posizioni e apportare alla legge regionale n. 43 del 2013 le modifiche necessarie a renderla uno strumento utile, specie al contrasto e alla diffusione, nel contrasto al gioco d’azzardo patologico senza ledere i diritti dei lavoratori e degli operatori del settore”.
Però, domani, il Consiglio Regionale non farà il punto della situazione, ma discuterà un disegno di legge presentato dal Consigliere Vincenzo Colonna (Noi a Sinistra per la Puglia) e altri, per inasprire ulteriormente la legge regionale del 2013. Il testo in realtà appare in gran parte superato: si compone di 4 articoli e 3 riguardano il divieto di pubblicità del gioco e il taglio dei contributi alle emittenti locali che trasmettono pubblicità del gioco. Il Governo nazionale ha però già varato un pacchetto di norme che vietano qualunque forma di pubblicità del gioco con il decreto Dignità. L’ultima norma riscrive la previsione che detta l’elenco dei luoghi sensibili – ma in realtà il contenuto è pressoché identico – scompare però questa frase: “L’autorizzazione – concessa dalle amministrazioni locali alle sale da gioco, NdR – è concessa per cinque anni e può essere chiesto il rinnovo dopo la scadenza”. Lo stesso giorno, dalle 10 alle 13, gli operatori dei giochi – supportati dai sindacati Filcams CGIL, Fisascat CISL PUGLIA – si raduneranno in un sit-in di fronte alla sede del Consiglio Regionale. Tante le sigle importanti che hanno aderito alla manifestazione, tra le quali Agisco, Emi Rebus, Sapar, Acadi, Astro. lp/AGIMEG