FIT-STS presentano memoria al Senato: “Dopo la proroga della concessione Superenalotto concedere ad esercenti possibilità di decidere se proseguire con la raccolta del gioco”

“Posticipare di circa 15 mesi la stipula della nuova concessione (del Superenalotto ndr) significa prorogare anche tutti i contratti della concessione in scadenza. Contratti che sono onerosi, visto il canone di 177 euro mensili che i punti vendita fisici, bar, tabaccherie, edicole ecc. sono chiamati a versare indipendentemente dai volumi di raccolta”. E’ quanto fanno notare la Federazione Italiana Tabaccai e il Sindacato Totoricevitori Sportivi nella memoria presentata in Commissione Bilancio del Senato in merito alla proroga della concessione per la gestione dei giochi numerici a totalizzatore nazionale. “A conti fatti, la sottoscrizione e la decorrenza della nuova convenzione per la gestione del Superenalotto è slittata di 464 giorni rispetto agli iniziali 83 giorni previsti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In sostanza la stipula e la decorrenza della nuova concessione è stata prorogata di 15 mesi lasciando inalterate a favore di Sisal tutte le condizioni in essere per la conduzione del gioco (ivi incluso l’aggio attuale, pari al 3,73% dei volumi di raccolta, anziché dello 0,5% così come risultante dall’offerta economica presentata dalla medesima società per l’aggiudicazione della gara”.

“Qualora voglia esercitare il diritto di recesso dal contratto sottoscritto con Sisal, un esercente è soggetto, in ragione delle previsioni contrattuali all’addebito di tutti i canoni, anche in caso di disdetta anticipata rispetto alla naturale scadenza della concessione. Ciò significa che i ricevitori, già in evidenti difficoltà economiche frutto dell’emergenza da Covid-19 nonché dalla riduzione dei volumi di raccolta del gioco, in virtù della proroga rischiano di rimanere stretti in una morsa che per alcuni potrebbe rivelarsi fatale”.

FIT-STS auspicano che venga riconosciuta agli esercenti “la possibilità di decidere se continuare la raccolta del gioco o meno fino al 1 dicembre 2021, senza dover aspettare per forza fino al 31 marzo prossimo per poter recedere”.

Infine “alla luce di quanto esposto fino ad ora e considerate le enormi difficoltà in cui versano i rivenditori di genere di monopolio, evidenzia la possibilità che per tutti i pagamenti a titolo di una tantum tuttora in corso, ivi compresi quelli scaduti a richiesta del diretto interessato venga autorizzata la sospensione dei pagamenti fino al 31 dicembre 2020. Analogamente per tutti i pagamenti a titolo una tantum con decorrenza dal 1 gennaio 2021, ove richiesto dall’interessato, in luogo dell’ordinaria rateizzazione a 12 mesi potrà essere prevista dalla legge ed autorizzata una rateizzazione a 24 mesi”. lp/AGIMEG