La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del D.M. 1 agosto 2022, n. 145 (G.U. Serie Generale n. 227 del 28 settembre 2022), concernente la disciplina delle scommesse a quota fissa su eventi diversi dalle corse dei cavalli ha sorpreso “quasi” tutti gli operatori, visto che erano passati quattro anni da quando il provvedimento, firmato dall’allora Ministro (e pronto per la pubblicazione dopo aver passato indenne tutti gli step previsti dall’iter burocratico), era stato “bloccato” da un sedicente Sottosegretario, diventando un decreto “desaparecido”.
Si tratta, comunque, di una buona notizia perché, se non altro, rappresenta la conferma di quello che ogni persona dotata di senno già sa: e cioè che le concessioni on line (di cui le scommesse a distanza rappresentano circa un terzo dell’intero gettito), in scadenza il 31 dicembre di quest’anno, verranno certamente prorogate, analogamente a quanto il legislatore ha previsto per le scommesse su rete “fisica”, la cui scadenza è stata portata al 30 giugno 2024 dall’art. 18-ter del D.L. n. 36/2022, convertito dalla legge n. 79/2022.
È proprio l’art. 18-ter che consente di ipotizzare che la proroga delle concessioni on line sarà, con ogni probabilità, agganciata a quella delle scommesse fisiche (30 giugno 2024), essendo questa stata disposta “Nelle more dell’approvazione e dell’attuazione del disegno di legge di riordino del settore giochi, previsto dal Documento di economia e finanza per l’anno 2021 quale collegato alla manovra di bilancio 2022-2024, nel rispetto delle esigenze di continuità delle entrate erariali”.
Si tratta di motivazioni integralmente valide anche per le concessioni del gioco a distanza.
Infatti, il riordino dei giochi non potrà che riguardare anche il comparto dell’on line, considerato che si tratta di un settore in grande ascesa e che, nel futuro prossimo, assumerà grande rilievo di carattere sociale, erariale ed imprenditoriale. Inoltre, la proroga delle concessioni on line è l’unico modo per rispettare le “esigenze di continuità delle entrate erariali”, come dispone la norma citata.
A ciò si aggiunga che il nuovo Decreto 1° agosto 2022, n. 145, obbliga i concessionari ad adeguamenti tecnici, che richiedono tempo e impiego di nuove risorse, adeguamenti tecnici che devono essere affrontati anche dagli operatori on line, i quali hanno necessità di una congrua finestra temporale per il recupero dei relativi oneri.
Se dovessimo vedere il bicchiere mezzo vuoto, dovremmo osservare che la proroga prevista al giugno del 2024 per scommesse fisiche è abbastanza “stretta”.
Il riordino del settore richiederà almeno tutto il 2023, a patto che si approvi subito la legge delega o quella di riordino, per poi definire i provvedimenti attuativi a spron battuto.
Dovranno poi essere indette e svolte le gare, il che richiederà almeno un altro anno e mezzo.
Ad essere ottimisti, le nuove concessioni non potranno partire prima del 2026.
Per consentire un iter ordinato sarebbe opportuno, quindi, una proroga complessiva (a pagamento) di almeno tre anni di tutte le concessioni, così da poter mettere mano al comparto per la creazione di regole al passo coi tempi, contenute in un testo unico. Sarebbe un bel regalo da parte di questa legislatura, che riuscirebbe così a completare la riforma del settore, attesa da anni. rf/AGIMEG