“L’impatto sociale e sanitario dei problemi relativi al gioco d’azzardo in Veneto è di importante entità. Alcuni dati ci dimostrano che l’85-90% delle persone affette da malattie legate al gioco d’azzardo non si rivolge a strutture adatte ed è invece ciò che vogliamo potenziare con questa legge”.
Sono le parole del consigliere Fabiano Barbisan pronunciate durante il Consiglio Regionale in Veneto durante la discussione del Disegno di legge relativo a: “Norme sulla prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico”. (Progetto di legge regionale n. 395 e Progetto di legge regionale n. 68 e Progetto di legge regionale n. 85 e Progetto di legge regionale n. 297).
“E’ necessario che il sistema sanitario regionale metta i dipartimenti per le dipendenze nelle idonee condizioni e bisogna: garantire adeguata formazione del personale; supportare lo sviluppo nei dipartimenti di equipe multi professionale in grado di erogare prestazioni basate su prove di efficacia; promuovere sviluppo di adozione di linee guida e percorsi diagnostici terapeutici capaci di garantire la necessaria flessibilità per adeguarli ai diversi contesti sociali; individuare specifici percorsi residenziali intensivi, nei criteri per le indicazioni per l’inserimento; sostenere lo sviluppo di reti locali di aiuto, sia supportando quelle esistenti sia favorendo la nascita laddove assenti; adottare soluzioni normative economiche per interventi socio sanitari, e socio assistenziali; promuovere lo sviluppo di reti locali in grado di dare opportune risposte e sostegno alle famiglie in difficoltà; sostenere la ricerca clinica in materia. Importante considerare che nella nostra regione si sono sviluppate figure professionali di alta levature la cui diffusione dovrebbe essere sostenuta. L’approccio di salute pubblica ci permette di considerare il gioco d ‘azzardo come un comportamento a rischio che giustifica interventi di contrasto da parte dei servizi e più in generale delle comunità.Tali interventi dovrebbero essere indirizzati alle diverse stratificazioni della popolazione. Appare opportuno sperimentare livelli di informazione, contatto e consulenza attraverso canali diversificati. Questa è una legge di prevenzione che ha nella sua ratio, quella di evitare che le persone entrino nella rete del gioco patologico. Importante è la cura della patologia e la prevenzione per le fasce maggiormente esposte. L’iniziativa economica che oggi andiamo a trattare è un attività economica lecita che riteniamo che in questa legge trovi equilibrio adatto, che possa essere esempio per altre regioni”. mo/AGIMEG