Zapponini (pres. SGI): “Settore giochi messo in crisi da pressione fiscale e frammentazione normativa”

‎”Il settore è cresciuto in maniera significativa, ma ci sono una serie di criticità – come la fiscalità – che ne mettono a rischio la tenuta”. Lo ha detto il presidente di Sistema Gioco Italia, Stefano Zapponini, nel corso dell’audizione che le Commissioni Lavoro e Affari Sociali stanno svolgendo in merito ai lavori sul Decreto di Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Zapponini ha ricordato che la pressione su slot e Vlt è la più alta d’Europa (si aggira sul 70% del margine, mentre in altri Paesi è del 30%) e si somma alle misure espulsive adottate da Comuni e Regioni. “Tutto questo ha messo a repentaglio le aziende del settore, in particolare le piccole e medie imprese hanno chiesto al Mise l’apertura di un tavolo tecnico”. La terza criticità è il divieto di pubblicità introdotto con il Decreto Dignità, “come la Commissione Europea ha riconosciuto, la pubblicità è l’unico mezzo per distinguere il gioco legale da quello illegale. Andrebbe fatta salva almeno la pubblicità informativa”. Zapponini ha quindi chiesto una riforma organica del settore “che per 15 anni ha rappresentato un presidio della legalità”. La riforma dovrebbe passare per la stabilizzazione fiscale e per l’armonizzazione normativa. gr/AGIMEG