Quella di vendere il casinò di Venezia, “non è una decisione semplice: io sono un commissario che durerà forse fino a primavera, quindi il mio tempo è limitato. Decidere se affidare il casinò a una società esterna significa impegnare le future amministrazioni per i prossimi trent’anni”. Sono le parole del commissario prefettizio di Venezia Zappalorto, che oggi ha lasciato intendere che la durata limitata del suo mandato non permette di arrivare a una decisione in tempi rapidi sulle sorti future della casa da gioco. lp/AGIMEG
