UK, bufera su Ladbrokes. Per un ex dipendente, Nessuna misura contro gioco minorile e riciclaggio. Ma la compagnia nega

Bufera su Ladbrokes, accusato da un ex dipendente di non aver attuato in maniera efficace le politiche per prevenire il gioco minorile e il riciclaggio. “Ci veniva chiesto di proteggere i giocatori più deboli, di impedire loro di sviluppare dipendenze, ma quello che facevamo era prossimo allo zero”. Paul Pearce, 67 anni (48 dei quali passati in Ladbrokes, in particolare ha lavorato nel team che sorvegliava le 2mila agenzie che il bookmaker ha nel Regno Unito) ha contattato il Guardian, il quotidiano inglese che  aveva già pubblicato una serie di articolo sul bookmaker. Per Pearce, con il lancio dei fixed odds betting terminale (i FOBT) nel 2001 si sono creati una serie di conflitti commerciali. “I giocatori potevano puntare 100 sterline ogni 20 secondi alla roulette” scrive il Guardian, “e emerse che alcuni spacciatori si servivano delle FOBT per riciclare i proventi del traffico di droga”. E Pears spiega: “I direttori delle agenzie ricevevano dei bonus o delle commissioni se riuscivano a incrementare il volume d’affari. Fermereste un giocatore che sta per puntare migliaia di sterline in una macchina se il vostro stipendio dipende dall’ammontare delle scommesse?” E ancora, “C’era un cliente nelle Midlands che giocava mille o duemila sterline ogni giorno con le Fobt. Non puntava a vincere, ma solo a avere delle ricevute. Era evidente che non fosse come gli altri giocatori, ma per noi era solo profitto”. Pears spiega di essersi dimesso disgustato nel 2011, e di aver scritto successivamente a Kenneth Clark, all’epoca Secretary of State for Justice, e di essere stato ascoltato dell’ente regolatore. Ladbrokes invece sottolinea di “registrare tutte le anomalie e di lavorare strettamente sia con la polizia sia con il regolatore per affrontare simili problemi”. Evidenzia inoltre come Pears non abbia “mai sollevato preoccupazioni quando lavorava per la compagnia, Ladbrokes respinge fermamente l’idea di non avere prestato la dovuta considerazione a questioni come il gioco minorile e e la ceriminalità. Siamo sempre stati in prima linea nel contrasto a questi fenomeni e continueremo a migliorare le nostre politiche insieme a polizia e regolatore”. Il Governo da parte sua “ha preso in considerazione le preoccupazioni riguardo ai Fobt”. lp/AGIMEG