Slot: decadenza concessione Global Starnet, sul mercato il 30% del parco macchine. Per lo Stato a rischio 1 miliardo di euro di entrate erariali

Con la decadenza della concessione per Global Starnet (ex Bplus), coinvolta nell’inchiesta che ha portato agli arresti Francesco Corallo, il re delle slot, per violazione del principio di fiducia che deve sussistere fra il concedente e il concessionario, circa il 30% del parco macchine attualmente istallato dovrà essere staccato nei prossimi sei mesi. La legge non prevede infatti un nuovo bando di gara per l’assorbimento degli apparecchi da parte degli altri concessionari autorizzati da ADM. Nei fatti, si legge su La Verità, i proprietari delle macchinette, i gestori dei bar e dei locali, potranno rivolgersi a una delle altre concessionarie per riattaccare la spina e tornare a fornire il servizio ai propri clienti. In questo modo, allo Stato sarebbero assicurate le entrate erariali, che nel caso della Global Starnet si aggirano sul miliardo di euro l’anno. A seguito della decadenza della concessione disposta da ADM, è ipotizzabile che la società si rivolga al Tar per fare ricorso contro la decisione dei Monopoli: solamente un pronunciamento definitivo da parte del giudice potrebbe riportare la concessione nelle mani di Corallo. lp/AGIMEG