Senato, via libera al Rendiconto dello Stato 2018 e all’Assestamento del bilancio 2019

Nella seduta di ieri l’Aula di Palazzo Madama ha approvato, in prima lettura, il Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato 2018 e l’assestamento del bilancio dello Stato 2019. La parola passa ora alla Camera.

Oggi, invece, l’Aula inizierà ad esaminare il ddl n. 1374, di conversione del decreto-legge 28 giugno, n. 59, recante misure urgenti nei settori di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020 (voto finale entro il 31 luglio, scade il 28 agosto). Il testo ha ricevuto parere in parte non ostativo con osservazioni, in parte non ostativo dalla I Commissione. Parere in parte non ostativo, in parte contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, e in parte condizionato, ai sensi della medesima norma costituzionale e rinvio dell’esame dei restanti emendamenti dalla V Commissione. Parere non ostativo dalla XIV Commissione. Nel testo è prevista, per finanziare attività di competenza del Ministero, anche una quota di riserva degli utili derivanti dal gioco del lotto. “L’articolo 2 è volto a rendere disponibili ri­sorse aggiuntive per assicurare nell’immediato lo svolgimento dei compiti istituzionali del Mi­nistero per i beni e le attività culturali. (…) Il comma 2 incrementa la disponibilità delle risorse destinate alle finalità dell’arti­colo 3, comma 83, della legge n. 662 del 1996, la quale dispone che ogni anno una quota degli utili derivanti dai giochi del lotto sia riservata al Ministero per i beni e le attività culturali per il recupero e la con­servazione del patrimonio culturale nonché per interventi di restauro paesaggistico, che si traduce in un incremento patrimoniale dello stesso. L’incremento, pari a euro 19.400.000 annui, è disposto per il 2019 e il 2020 ed è finalizzato ad assicurare lo svol­gimento di attività di tipo sia tecnico sia di supporto, per un più efficace ed ottimale svolgimento delle funzioni di tutela e conservazione dei beni culturali, con conse­guente accrescimento del valore degli stessi”. cdn/AGIMEG