Puglia, Mario Conca (M5S): “Non penso che il distanziometro per le sale possa limitare gioco compulsivo. A rischio troppi posti di lavoro”

Sempre più alti i toni del dibattito intorno alla proposta di modifica alla legge della Regione Puglia in materia di gioco d’azzardo. Mario Conca, attivista del Movimento Cinque Stelle e componente delle Commissioni consiliari al bilancio e sanità della Regione Puglia in un’intervista radiofonica espone la sua opinione in merito alla proposta di proroga a firma Abaterusso (LeU) che sposterebbe l’entrata in vigore della distanze minime dai luoghi sensibili per tutte le attività di gioco.

“Non si sa ancora se l’emendamento in questione verrà discusso il 30 ottobre prossimo” premette Conca in merito alla calendarizzazione dei lavori in Consiglio “All’emendamento che è stato presentato da Abaterusso per la proroga dell’entrata in vigore del distanziometro è seguita una discussione che sta mettendo in fibrillazione gli operatori di settore che dovrebbero adeguarsi entro la fine dell’anno alle nuove disposizioni”.

“Personalmente penso che la distanza non sia un deterrente – dichiara Conca prendendo così le distanze dai suoi colleghi del Gruppo consiliare M5S che invece non ha esitato ad attaccare Abaterusso -.

In riferimento alla posizione del vicepremier Luigi Di Maio che ha detto di voler adottare il distanziometro di 500 mt su tutto il territorio nazionale, Conca ha così commentato “Io sono un essere pensante, e ragiono con la mia testa. Quando qualcuno mi convincerà del contrario mi comporterò di conseguenza. Se si parla di abolire la pubblicità sul gioco sono d’accordo, se mi dice di fare informazione sui rischi della ludopatia sono d’accordo, se mi dice di togliere le vetrofanie per non perdere la cognizione del tempo e dello spazio sono d’accordo. Ma non c’entra nulla la distanza perché con uno smartphone posso giocare dentro la scuola, dentro il parco giochi e possono spendermi i soldi, lo stipendio, sulla carta di credito ancor prima di averlo percepito. E’ evidente che l’unica cosa che si otterrà è la perdita di molti posti di lavoro, un po’ di soldi, e la perdita del gettito fiscale. Oltre a far aumentare l’illegalità”.

“Fossero anche 10 i posti di lavoro a rischio a causa del distanziometro sarebbero comunque troppi” commenta Conca. “Il gioco d’azzardo è una piaga ma dobbiamo considerare che il gioco è cambiato nel tempo. Se volessimo abolire tutta l’offerta dovremmo chiudere tutti i tabaccai”. “Emiliano ha i numeri e la maggioranza per approvare questo emendamento, e comunque se si vuole introdurre il distanziometro che lo si faccia in tutta Italia, non solo in una Regione” conclude Conca. lp/AGIMEG