Prof. Ranieri Razzante (Pres. Aira) ad Agimeg: “Lotteria degli scontrini non risolverà il problema dell’evasione fiscale. Bonus del Governo per utilizzo carte di credito viola Costituzione e favorisce le frodi”

“La dichiarazione del Governo, che promette di arrivare a liquidare nei conti correnti fino a 2mila euro a beneficio di chi effettuerà pagamenti digitali, è quantomeno avventata. Tale misura creerebbe una diseguaglianza, in violazione dell’articolo 3 della Costituzione, tra soggetti che effettuano pagamenti con una moneta a corso legale, che tutti i cittadini sono legittimati ed obbligati ad utilizzare, e soggetti che utilizzano invece le carte credito, che rappresentano un’alternativa volontaria per i pagamenti. In altre parole, non si può proibire a un cittadino di pagare in contanti demonizzando la moneta a corso legale. Ricordo che l’articolo 1277 del Codice Civile afferma che le obbligazioni si pagano con moneta che ha corso legale all’atto dell’adempimento, dunque fino a prova contraria con l’euro”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg il Professor Ranieri Razzante, presidente di Aira (Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio), Docente di Legislazione Antiriciclaggio nell’Università di Bologna e Vice Presidente dell’Organismo di Vigilanza SKS365. “Non si combatte l’evasione, quella vera, con l’obbligo della carta. Anzi, aumenteranno i pagamenti fittizi pur di prendere il bonus da 2 mila euro. Basti pensare che nel 2018 in tutto il mondo ci sono stati 1,2 miliardi di frodi su carte di credito. Quella del Governo appare piuttosto una misura populista e demagogica che non risolve il problema, oltre ad essere non corretta giuridicamente. Il nostro Paese, tra i più controllati al mondo in cui ogni movimento di conto corrente è tracciato, ha un ottimo sistema di accertamento delle violazioni fiscali – grazie al lavoro della Guardia di Finanza – ma questo purtroppo spesso non coincide con l’attività di riscossione”. La disamina del Professor Razzante tocca anche la lotteria degli scontrini, che dovrà entrare in vigore nel luglio del prossimo anno per contrastare, nelle intenzioni del Governo, l’evasione fiscale. “La lotteria degli scontrini non risolverà certo il problema dell’evasione. Innanzitutto, non è il Governo che dice che il gioco fa male? La lotteria degli scontrini non è un buon messaggio, quantomeno dal punto di vista semantico. Si può dare un premio a chi richiede uno scontrino o una ricevuta, nel senso che il nostro ordinamento prevede detrazioni di imposta, ma servono misure premiali che non evochino il gioco, altrimenti c’è una contraddizione da parte del Governo. Senza contare che chi vuole evadere, non aderisce certo alla lotteria degli scontrini. Quella proposta, dunque, non è una misura antievasione né antiriciclaggio”, ha concluso Razzante. cr/AGIMEG