Palermo, la nuova legge regionale annulla fasce orarie. Chiusi ricorsi al Tar degli operatori

Dopo che a gennaio il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato inefficaci le distanze e le fasce orarie, cadono tre ricorsi contro intentati dagli operatori del gioco e dalle associazioni di categoria. La Terza Sezione – accogliendo delle memorie depositate dalle stesse ricorrenti – ha infatti preso atto della sopravvenuta carenza di interesse.

Tutto parte dalla legge regionale sul gioco che la Sicilia ha approvato nell’ottobre scorso, una norma in particolare consente ai Sindaci di limitare il gioco sono nelle fasce orarie notturne. Il sindaco Orlando, nell’ultima ordinanza, spiega di aver adottato distanze e fasce orarie “nelle more delle determinazioni dell’Ars Sicilia sulle linee guida per la regolamentazione e la prevenzione del fenomeno, come da disegno di legge sul contrasto del gioco d’azzardo patologico già approvato in Commissione Salute”. Dal momento che è stata adottata una “legislazione sulla materia, che soddisfa la necessità di contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo, a tutela della comunità locale per garantirne la sicurezza, la salute pubblica, il benessere individuale e collettivo”, sono “venuti meno i presupposti che legittimavano le ragioni d’essere dei provvedimenti sindacali in discussione”, appunto le due ordinanze adottate nel dicembre 2019 e nel settembre 2020. lp/AGIMEG