Operazione “scommesse .com”, Altiero (GdF Bari): “Affari clan spostati in paesi off-shore dove si concedono licenze per il gioco online sull’intero pianeta”

“Conosciamo i Martiradonna dal 2009, dai tempi dell’operazione Domino quando li abbiamo colpiti a Londra. Da allora le loro tecniche si sono affinate consentendo di accumulare enormi capitali”. Così afferma Nicola Altiero, comandante provinciale della Finanza di Bari, in un’intervista alla Gazzetta Del Mezzogiorno, in merito all’operazione “scommessa”, messa a segno dalla guardia di finanza di Bari sul territorio. “All’epoca disponevano di ingenti quantità di denaro grazie agli interessi in una società di Londra, ma ne confiscammo le quote societarie per rogatoria. Oggi si sono spostati in altri paesi off-shore in cui la collaborazione giudiziaria e fiscale è affievolita o inesistente, a partire da Malta: da lì si muovono in paesi che concedono licenze per il gioco online sull’intero pianeta”, continua Altiero. “Il nostro lavoro ha consentito di individuare tutta una pletora di prestanome che si sono intestati quote societarie e beni mobili e immobili”. “L’indagine ha svelato aspetti irregolari: Innanzitutto il pagamento delle vincite per contanti, che viola la normativa vigente. Poi la possibilità di ricevere fidi lungo la filiera, dai bookmaker ai master, dai master agli agenti, dagli agenti ai subagenti, fino ad arrivare al centro di raccolta delle scommesse. Una delega finanziaria per concedere fidi agli scommettitori, che poi venivano compensati in dare e avere, come in una specie di banca virtuale. E’ una peculiarità della scommessa clandestina, che ne determina l’appeal rispetto al canale ufficiale in cui ci sono il monitoraggio e la tracciabilità”. mo/AGIMEG