Legge Bilancio, tra gli emendamenti segnalati stop alla pubblicità dei giochi e pieno potere alle Regioni nella lotta alle ludopatie

Confermare il potere delle Regioni di limitare l’offerta dio gioco per arginare il fenomeno delle ludopatie, tassare le scommesse ippiche sul margine e non sulla raccolta, e vietare in toto la pubblicità dei giochi. Sono alcune degli emendamenti alla legge di Bilancio segnalati dai gruppi parlamentari, e su cui adesso si concentreranno i lavori della V Commissione della Camera.

La legge di bilancio, nella formulazione attuale, punta in sostanza a tradurre in legge l’obbligo – al momento previsto solo dall’intesa siglata nella Conferenza Unificata – per le Regioni di rivedere le proprie normative per consentire l’espletamento delle gare di scommesse e bingo.. L’on. Daniel Alfreider (Gruppo Misto) ha tuttavia presentato un emendamento che punta a salvare le norme regionali più restrittive. Aggiunge infatti la frase “fermo restando quanto previsto dall’ultimo capoverso del punto 5 della medesima intesa”, ovvero la parte dell’accordo che fa salve le leggi regionali  “se prevedono una tutela maggiore, continueranno comunque ad esplicare la loro efficacia”, e che consente loro di adottare “forme maggiori di tutela per la popolazione”.

Segnalato anche l’emendamento dell’on. Matteo Mantero (M5S) per imporre uno stop completo della pubblicità sul gioco. Previste sanzioni che vanno dai 50mila ai 500mila euro per chi commissiona la pubblicità, per chi la effettua, e per il proprietario del mezzo su cui viene diffusa. Lo stesso emendamento prevede che le puntate e le vincite al gioco vengano effettuati esclusivamente in  forma elettronica, a partire dal 30 settembre 2018. Tra le altre previsioni, anche il lancio di  “un sistema automatico di rilevamento dell’età anagrafica del giocatore” da istallare sia nelle slot che nelle Vlt.

Segnalati anche gli emendamenti di Giulio Cesare Sottanelli (SC-ALA) e di Pietro Laffranco (FI) per estendere la tassazione sul margine anche alla scommesse ippiche. Le aliquote vengono fissate al 33% per quelle giocate in agenzia e al 37% per quelle online. Gli emendamenti, ancora, prevedono il 33% del gettito confluisca nelle casse dello Stato, e il  67% venga utilizzato per i montepremi delle corse. Segnalato anche l’emendamento di Francesco Saverio Romano (SC-ALA) per ridefinire “le condizioni economiche previste dalle convenzioni eccessive alle concessioni per il servizio di raccolta delle scommesse ippiche”.

Nel gruppo degli emendamenti segnalati, anche quello di Paolo Tancredi (AP) che prevede che le slot smettano di funzionare dopo 30 secondi, quando si verifica un malfunzionamento che interrompe il collegamento alla rete di controllo. Nella proposta di modifica si chiede anche di disciplinare “una specifica procedura obbligatoria per lo smaltimento e la distruzione” delle slot che verranno disistallate nell’iter di riduzione della rete.

Tra gli emendamenti presentati alla legge di Bilancio ce n’era poi un pacchetto che ricorreva all’innalzamento del preu sugli apparecchi per finanziare interventi di altra natura. Il Gruppo MDP ha segnalato le proprie proposte di modifica, si parla di aliquote al 20% per le newslot e del 6,5% per le Vlt. lp/AGIMEG