La senatrice Loredana De Petris intende invece di aumentare da 1 a 10 milioni il limite di spesa massimo per finanziare la carta della famiglia, aumentano il preu fino allo 0,7%. Con un secondo emendamento intende assicurare pasti di elevata qualità negli istituti comprensivi e equiparati statali. Per la copertura economica chiede di aumentare il preu dallo 0,5 all’1%. Con un terzo emendamento chiede di trasformare a tempo pieno tutti i contratti già stipulati con il personale ATA. Per l’intervento servono 30 milioni di euro, da reperire aumentando il preu fino allo 0,8%. Ancora chiede di re-istituire le supplenze brevi nelle scuole e di rivedere i criteri per la determinazione delle piante organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola. In questo caso il preu salirebbe dell’1,5%. Con un articolato emendamento interviene anche sulla questione della sostenibilità ambientale, e chiede di creare una banca dati sul ciclo di vita dei prodotti e dei servizi – presso il Ministero dell’Ambiente – per migliorare le relative prestazioni ambientali. Servono 3 milioni di euro, da reperire portando l’aumento del preu allo 0,6%. Sempre De Petris punta a abrogare la norma della Manovra che impone una revisione della spesa dei centri per l’immigrazione o a sostituirla con percorsi di scolarizzazione e formazione (in entrambi i casi l’aumento del preu passa dallo 0,5 all’1,5%). Con un altro emendamento interviene anche sul percorso di reclutamento dei docenti, chidendno di aumentare il preu dallo 0,5 allo 0,8%. Con un altro emendamento chiede di aumentare – invece del taglio previsto dalla Manovra – gli stanziamenti per i musei dotati di autonomia speciale (preu dallo 0,5 sale allo 0,8%). Con un altro emendamento chiede di sopprimere la norma che consente al Viminale di stipulare contratti con identity provider per rilasciare la carta di identità elettronica (preu dallo 0,5 sale allo 0,8%). lp/AGIMEG
