Il Messaggero: reddito di cittadinanza solamente per le spese morali, vietati prodotti eticamente scorretti

Continua a far discutere l’utilizzo del reddito di cittadinanza per coloro che potranno beneficiare dei 780 euro offerti dal Governo gialloverde. Non tutte le spese, infatti, saranno consentite, ma solamente quelle eticamente morali. A questo proposito, come ben racconta Mario Ajello sul Messaggero di oggi, se con i soldi del reddito di cittadinanza si vanno ad acquistare sigarette o gratta e vinci, la carta si blocca, evitando in questo modo che si possano fare spese immorali. “Nell’invito a usare moralmente i soldi di Stato c’è il senso di colpa di chi deve farsi perdonare di aver messo a disposizione di alcuni, sia pure i più svantaggiati, il capitale di tutti, che quindi deve essere usato con giudizio. E qui si apre la questione delle questioni: i biscotti con l’olio di palma sono giusti o demoniaci? Forse vedremo nei supermercati due tabelle, quelle dei prodotti DOMC, di origine moralmente controllata, o quella di prodotti ES (eticamente scorretti). Il romanzetto scollacciato no, il Nuovo Testamento sì? Oppure agirà direttamente la carta, facendo scattare sul monitor della cassa una lettera scarlatta con scritto ‘tabagista!’ per chi vuole comprare un sigaro oppure ‘ludopatico!’ contro chi vorrà acquistare un biglietto della lotteria?”. Insomma, si va verso un uso “cristianamente corretto” della carta del reddito di cittadinanza, seguendo la via “di una sorta di catto-pauperismo” tracciata dal vicepremier Di Maio. lp/AGIMEG