Giochi, MoVimento 5 Stelle di Nichelino (TO): “Abbiamo interrogato la Giunta sull’applicazione della Legge Regionale a contrasto del gioco patologico”

“Abbiamo interrogato la Giunta sull’applicazione della Legge Regionale in vigore che stabilisce limitazioni di orari e distanza massima da luoghi sensibili a tutela dei Cittadini”. Sono le parole del MoVimento 5 Stelle di Nichelino, nella provincia di Torino, che nel Consiglio Comunale del 28 settembre 2017 per voce del consigliere Paolo Biasiol ha interrogato la Giunta sull’applicazione della legge regionale 02/05/2016 n.9 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. “Dopo un travagliato iter, ha visto la luce la legge regionale del 02/05/2016 n.9. La norma stabilisce come prioritaria la salvaguardia della salute pubblica. Non vi sono state per questa legge impugnative, qualche tentativo di ricorso è stato fatto contro ordinanze sindacali e comunali inerenti restrizioni dell’orario di funzionamento – ha affermato in Consiglio Comunale Paolo Biasiol -. Ma le sentenze sono tutte favorevoli al Comune. MolteRegioni hanno leggi simili alla nostra, come Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Trentino. La legge prevede provvedimenti a contrasto del gioco patologico, il punto maggiormente incisivo è l’elencazione dei luoghi sensibili, a cui si fa riferimento per le distanze minime e la possibilità per i Comuni di aggiungerne altri. Ad esempio Nichelino, potrebbe aggiungere i Comitati di Quartiere. La Regione è in ritardo con alcuni adempimenti. Alcune norme sono entrate in vigore subito, altre sono soggette a una norma transitoria. Le distanze minime dai luoghi sensibili entreranno in vigore dal 1° dicembre – ha aggiunto Biasiol -. La fase attuale avrebbe dovuto prevedere censimento e informazione degli esercenti coinvolti. La città metropolitana sta cercando di creare un coordinamento con l’intento di unificare gli orari di spegnimento delle macchinette. Interroghiamo, in particolare, sindaco e assessore per conoscere le modalità con cui l’amministrazione intende ottemperare alle prescrizioni legislative regionali. Se sia stato effettuato o programmato un censimento delle attività commerciali che in funzione della propria collocazione toponomastica non possono più ospitare apparecchi per il gioco. Se siano state valutate – ha concluso – le modalità di impiego e organizzazione dei controlli sugli orari da parte della polizia municipale, con particolare riferimento a quelli serali. Se sia stata calendarizzata la redazione del regolamento comunale prevista dalla deliberazione del consiglio comunale del 27/10/2016”. cdn/AGIMEG