dai nostri inviati a Milano – “Lo Iap ha ben chiara la questione della pubblicita’ sul gioco d’azzardo, ma il legislatore ha fatto confusione in materia. Sul tema infatti si e’ legiferato sia con il decreto Balduzzi che con la Legge di Stabilita’ 2016, ma dando competenze sovrapposte in materia, nel primo caso all’ADM e nell’altro all’AGCOM, rendendo cosi’ lo scenario piu’ complicato”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Antonio Martusciello, Commissario AGCOM, nel corso del convegno annuale dello IAP – l’ Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria – tenutosi oggi alla triennale di Milano. “L’articolo 7 comma 4 del decreto Balduzzi ha regolamentato ogni forma di gioco, sottintendendo dunque anche quello online, mentre la legge di Stabilita’ 2016 si e’ occupata dei mezzi audovisivi. Da questo punto di vista il settore e’ ben regolamentato – ha proseguito Martusciello – e le aziende sanno bene come comportarsi in materia, evitando messaggi pubblicitari nelle fasce protette sulla tv generalista tra le 7 e le 22. Non e’ un caso, dunque, che ad oggi non si registrino procedimenti in corso riguardanti violazioni da parte di operatori di gioco”. Sull’eventualita’ di un divieto assoluto di pubblicita’ sul gioco, il Commissario AGCOM ha detto che “da sempre il proibizionismo ha fallito e non e’ certo questa la strada da seguire, anche sul tema del gioco. Servono invece regole certe che devono essere seguite e da questo punto di vista il legislatore ha dato regole chiare sul gioco. Lo IAP fornisce in questo settore un grande contributo – ha detto ancora Martusciello – fungendo da filtro in tema di pubblicita’ sul gioco online, evidenziando se un messaggio e’ corretto o meno. Indubbiamente il settore dell’online, per ogni categoria merceologica, e’ molto delicato, in quanto spesso soggetto ad asimmetria regolamentare rispetto alle regole tradizionali. Da questo punto di vista la regolamentazione, cosi’ come la co-regolamentazione tra i diversi soggetti deputati al controllo, e’ fondamentale”. cr/AGIMEG
