Giochi, interpellanza M5S contro proroga a Peleggi. “Nessun beneficio su evasione, anzi ha causato spese su cui indaga magistratura”

Il Movimento5Stelle si scaglia contro la proroga di sei mesi che il Governo starebbe per accordare al numero uno dell’ADM, Giuseppe Peleggi, e contro il comportamento anti-sindacale nei confronti di una dirigente che ha denunciate delle presunte irregolarità nella nomina di una serie di colleghi. Nell’interpellanza – firmata da diversi deputati grillini – si cita un articolo di Lillo e Pacelli pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 3 gennaio scorso: “sono due i dipendenti dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane che si sono rivolti alla magistratura. Oltre ai concorsi ritenuti “truccati” sono state denunciate alcune irregolarità nella nomina di dieci dirigenti, incaricati anche se privi di diplomi di laurea”. Ne è scaturita un’inchiesta giudiziaria: “oltre a ipotizzare il tentato abuso d’ufficio: il pm Mario Palazzi indaga su due filoni: uno riguarda un concorso per 69 dirigenti ritenuto dai magistrati “truccato”. Sette in totale gli indagati, tra questi il direttore dell’ente Giuseppe Peleggi per tentato abuso d’ufficio e il capo della sua segreteria, Paolo Raimondi. L’altro filone riguarda alcune nomine dirigenziali”. Inoltre, nell’interpellanza si ricorda la vicenda di una componente della RSU della Dogana di Fiumicino, Claudia Giachetti, che in un’intervista rilasciata a Report (e trasmessa il 7 novembre 2016) ha ribadito le tesi da tempo sostenute dal sindacato Dirpubblica, ovvero – si riassume nell’interpellanza – che “l’attuale sistema delle nomine dirigenziali nell’Agenzia delle Dogane determina lo stravolgimento delle finalità istituzionali dell’Ente”. Nei confronti della dottoressa Giachetti è stato poi avviato un procedimento disciplinare, culminato – il 23 gennaio – con una lettera di richiamo verbale. Pochi giorni dopo, l’agenzia stampa Il Velino ha anticipato la proroga dell’incarico a Peleggi. Adesso i deputati grillini chiedono una conferma della notizia pubblicata dal Velino e “quali siano le motivazioni in base alle quali (il Governo) intende rinnovare la fiducia a una dirigenza che non ha apportato sostanziali benefici in termini di recupero delle evasioni erariali, ma ha al contrario gravato sulla macchina amministrativa con condotte già oggetto di inchiesta”. Inoltre, chiedono, al Governo di “attivarsi, per quanto di competenza, al fine di tutelare e proteggere chiunque denunci all’interno della amministrazione pubblica atti illeciti o comunque non corretti”. lp/AGIMEG