Giochi, Favero (Pd): “Posizione Beccalossi appare del tutto strumentale. L’accordo va chiuso, iniziamo dalle slot e continueremo con il resto dei giochi”

“La proposta di accordo sui giochi che il governo ha messo sul tavolo delle trattative con i Comuni e con la Conferenza Stato-Regioni è preziosa e costituisce un’occasione che non va persa, nel mondo più assoluto. La destra non può mettersi di traverso in modo strumentale, perchè per prima cosa tradisce i tanti sindaci che hanno lavorato sul territorio, anche nel nostro biellese, e che dice di voler sostenere”. Le parole della senatrice del Pd Nicoletta Favero. “Dopo un anno di negoziato che ha visto il grande impegno del sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta – prosegue Favero – il testo prevede una stretta significativa sui giochi: la possibilità per sindaci e governatori di disporre una distanza minima di 150 metri delle sale da scuole, luoghi di culto e Sert e un’interruzione fino a 6 ore dell’attività; la prospettiva di togliere le slot da bar, ristoranti, tabaccherie; il dimezzamento dei punti vendita abilitati e la riduzione di almeno il 30 per cento delle macchinette; l’obbligo di usare le slot solo con la tessera sanitaria, come avviene per i distributori di sigarette”. “Sono tutti interventi di assoluto rilievo – aggiunge – che vanno nella direzione della contrazione della domanda e dell’offerta di gioco e che raccolgono le richieste e le buone pratiche dei sindaci, schierati in prima linea contro le ludopatie. Per questo la posizione dell’assessora al Territorio della Lombardia Viviana Beccalossi, che si è fatta portavoce delle Regioni guidate dal centrodestra contro l’accordo, appare del tutto strumentale. Si mette di traverso a un passo avanti storico”. “A parole – spiega – perchè vuole di più. Nei fatti, perchè vuole ostacolare un successo del governo e quindi solo per motivi di bieca strumentalizzazione politica”. “Per la prima volta si può arrivare ad un testo unico sul gioco. Si poteva fare di più? Certo, sempre. Ma chi amministra e governa deve essere pragmatico: il settore del gioco ha un giro economico, offre posti di lavoro. Non si può pensare di azzerare tutto da un giorno all’altro. L’accordo va chiuso: iniziamo dalle slot e continueremo con il resto dei giochi intervenendo anche sulla pubblicità. Questo – conclude Favero – è il nostro obiettivo”. cdn/AGIMEG