Giochi, Arezzo: confronto tra reti territoriali su prevenzione, cura e riabilitazione del Gap

I cinque SerD della provincia di Arezzo del Dipartimento Dipendenze dell’Azienda Usl Toscana Sud Est, in collaborazione con l’associazione di volontariato Mirimettoingioco, il Movimento SlotMob e il patrocinio del Comune di Arezzo, hanno organizzato un evento sul gioco aperto a tutti. Il progetto è ideato dal Gdl GAND (Gruppo di Lavoro Interistituzionale sul gioco d’azzardo e le nuove dipendenze). Dal 2004 il Dipartimento delle Dipendenze dell’Ausl Toscana sud est propone per il trattamento del gioco d’azzardo patologico un sistema di intervento che favorisce l’integrazione tra l’approccio clinico e l’approccio di rete. “L’approccio di rete è una strategia divenuta indispensabile negli ultimi anni per rispondere alla complessità dei bisogni delle persone”, ha affermato Marco Becattini coordinatore Dipartimento Dipendenze Ausl Toscana sud est. “La nostra esperienza – conclude Becattini – più che decennale mostra che la collaborazione tra professionalità, Servizi e Istituzioni diversi e la sinergia tra saperi e pratiche differenti, se richiede maggior sforzo adattivo, sicuramente paga in termini di riconoscimento precoce del problema di gioco, di invii più tempestivi al servizio specialistico e di interventi più efficaci”. Durante l’evento, le diverse Reti del territorio aretino potranno confrontarsi sui temi della prevenzione, della cura e della riabilitazione del gioco d’azzardo patologico. “Sensibilizzare sui rischi è la parte più importante per la quale anche la nostra amministrazione si sta impegnando fin dall’inizio del mandato”, ha aggiunto Lucia Tanti assessore alle Politiche sociali e sanitarie del Comune di Arezzo. “L’idea di fondo è sempre quella – spiega Carlo Baglioni di SlotMob Arezzo – premiare, come consumatori, i bar che hanno scelto di rinunciare alle Slot machines”. cdn/AGIMEG