Faggiani (ANCI): “Riordino del settore giochi urgente e non più rinviabile. Con tutti questi aumenti di tassazione il gioco legale crollerà a vantaggio dell’illegale”

“Si conclude l’anno e, con esso, gli anni ’10 di questo nuovo secolo. Un anno, il 2019, che era iniziato con la speranza che potesse essere – tra l’altro – l’anno buono per avviare il riordino del settore del gioco pubblico. Si era arrivati all’inizio del 2019, infatti, dopo una raffica di aumenti di tassazione, soprattutto in alcuni settori del gioco. La convinzione era quella che, raschiato oramai il barile, diventasse improcrastinabile un riordino di tutto il settore. L’approvazione della Nota di Aggiornamento al DEF 2019, in qualche modo, sembrava voler confermare questa convinzione”. Sono le parole di Domenico Faggiani, responsabile del Coordinamento Anci sulle problematiche del gioco pubblicate sul blog Il gioco legale. “Purtroppo, però, – ha aggiunto – non solo non si è messo mano seriamente al riordino della materia, né da parte del Parlamento né per iniziativa governativa, ma con la manovra di fine anno si è proseguita la sciagurata politica di aumento della tassazione. Un aumento della tassazione contrabbandato per lotta al gioco e contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo. In realtà l’unico effetto sulla dipendenza da gioco si è avuto per il bilancio dello Stato, un bilancio oramai molto dipendente dalle entrate del gioco legale. Proprio quel gioco che si sta distruggendo perché è chiaro che, a queste condizioni, il settore del gioco legale non potrà reggere. Si assisterà ad un progressivo spostamento verso l’illegale che, ovviamente, non garantisce alcun introito all’erario. Diventa dunque urgente, e non più rinviabile, mettere mano al riordino di tutta la materia. Come ho avuto modo di scrivere in altre occasioni, vi sono diverse proposte di legge presenti in Parlamento. In particolare, vorrei ricordare quella presentata in Senato, primo firmatario il sen. Mirabelli, avente per titolo Disposizioni in materia di riordino dei giochi. Si tratta di un vero e proprio codice che, come espressamente specificato nell’articolo 1, contiene il quadro regolatorio nazionale di fonte primaria; le norme sono di coordinamento per le regioni e quindi disposizioni di fonte regionale o comunale dovranno essere coerenti con quelle del codice. Potrebbe – continua – essere un’ottima base da cui partire visto che, con i suoi 103 articoli, si occupa di tutta la materia: dalle disposizioni di carattere generale a quelle specifiche sui singoli giochi, dalla questione delle entrate fino ai controlli ed alle sanzioni. E’ ciò di cui c’è bisogno. Norme che consentano di: – riordinare, ridurre e riqualificare tutta l’offerta; – affrontare adeguatamente il problema del disturbo da gioco d’azzardo, mediante politiche di prevenzione, formazione ed informazione; – contrastare efficacemente l’illegalità. Con la speranza che il 2020 sia l’anno buono…”, ha concluso. cdn/AGIMEG