Dl Fisco: slitta esame emendamenti in Commissione Bilancio Senato, proposta tassazione sul margine per le slot

Slitta a domani la votazione della Commissione Bilancio del Senato sui mille emendamenti al dl Fisco. Il provvedimento contiene anche una proroga di nove anni della concessione del Gratta e Vinci. Se il decreto sarà convertito in legge senza modifiche, la gara delle lotterie istantanee, non si terrà come previsto l’anno prossimo e l’attuale concessionario gestirà per 18 anni in esclusiva questo prodotto di gioco. Tra gli emendamenti presentati ci sono proposte di modifica alla disposizione sulla concessione per le lotterie istantanee, prima tra tutte quella della senatrice Lucrezia Ricchiuti (Art. 1- MDP) che propone modalità e caratteristiche del bando di gara per l’assegnazione della concessione. La concessione , secondo la proposta, dovrebbe prevedere un aggio, comprensivo del compenso non inferiore all’8% dovuto ai punti vendita, pari all’11.90 % della raccolta e valori medi di restituzione delle vincite, non superiori al 75%. La gara dovrà assicurare entrate non inferiori a 800 milioni nell’anno 2018, indipendentemente dal numero dei soggetti aggiudicatari. Il bando di gara dovrà poi prevedere “una offerta di standard qualitativi che garantiscano la più completa sicurezza dei consumatori in termini di non alterabilità e non limitabilità dei biglietti, nonché di sicurezza del sistema di pagamento delle vincite” oltre che la “capillarità della distribuzione attraverso una rete su tutto il territorio nazionale, esclusiva per concessionario, costituita da un numero non inferiore ai punti vendita garantiti dall’attuale concessionario, da attivare entro il 1 dicembre 2019, fermo restando il divieto, a pena di nullità, di clausole contrattuali che determinino restrizioni alla libertà contrattuale dei fornitori di beni o servizi”.
Tra le misure che dovranno essere votate anche due proposte in materia di apparecchi da intrattenimento. Il senatore Berger (Aut) e il senatore Gualdani (AP-CpE-NCD), propongono l’introduzione di un sistema della tassazione ‘sul cassetto’ su slot e videolotterie con l’applicazione del prelievo al 58% dell’ammontare della somma risultante tra giocate e vincite e somme spettanti all’ADM. lp/AGIMEG