Divieto “ticket redemption” per i minori, Emilia-Romagna: via libera alla delibera di Giunta che contiene modalità attuative e obblighi per i gestori

In Emilia Romagna esiste una legge che vieta l’utilizzo delle “ticket redemption” per i minori, ora, la Commissione assembleare ha dato il via libera alla delibera di Giunta in cui sono contenute le modalità attuative del divieto e che prevede una serie di obblighi per i gestori dei locali. “La prevenzione inizia dai più giovani: con queste disposizioni rafforziamo ulteriormente il nostro impegno per contrastare e ridurre il rischio della dipendenza da gioco d’azzardo a partire dalle fasce più esposte, più fragili. E, poiché si tratta di minori, il nostro forte auspicio è che anche i genitori facciano la loro parte e siano nostri alleati. Siamo di fronte a un fenomeno che interessa in modo trasversale tutte le età, e che continuiamo a combattere: sia dal punto di vista sanitario, con investimenti di oltre 7, 4 milioni di euro per la cura e la prevenzione delle dipendenze assegnati dal Fondo per il gioco d’azzardo patologico 2018-2019, sia con incentivi agli esercizi commerciali che aderiscono al marchio ‘Slot free ER’. E proprio su questo fronte nel 2018 abbiamo raddoppiato i contributi, che sono passati a 300mila euro, consentendo di approvare 30 progetti da Piacenza a Rimini”, hanno detto gli assessori alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e al Commercio, Andrea Corsini. Il testo licenziato dalla Commissione assembleare introduce, per i gestori, l’obbligo di affiggere nei locali e sulle macchine il divieto di utilizzo delle “ticket redemption” per i minori. I gestori devono anche verificare l’età del cliente. Nel caso di violazione degli obblighi, è prevista l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie. cdn/AGIMEG