Prof. Ranieri Razzante (Dir. Centro Ricerca Sicurezza Terrorismo) ad Agimeg: “Situazione sociale molto pericolosa. Subito soldi a chi ne ha necessità oppure la criminalità troverà grande spazio”

“La pandemia sanitaria ed economica che stiamo vivendo in questo momento storico è il terreno ideale per la recrudescenza delle mafie e della pista anarchica. C’è un clima che non deve essere sottovalutato, la questione sicurezza è potenzialmente critica”. E’ l’allarme lanciato ad Agimeg dal Professor Ranieri Razzante, Direttore Centro Ricerca Sicurezza Terrorismo e Docente di Legislazione Antiriciclaggio all’Università di Bologna. “Come centro ricerca abbiamo un costante monitoraggio su internet da fonti aperte: diversi volantini distribuiti nei giorni scorsi in più città, che incitano alla distruzione dell’ordine costituito, sono una minaccia per l’ordine pubblico. Non stiamo parlando di rischio di terrorismo, ma sono movimenti interni che vanno controllati attentamente. Si tratta di un filone di manifestazioni eversive interne che si va ad affiancare a quello delle mafie. Dal canto suo la criminalità organizzata è già infiltrata nel settore sanitario attraverso appalti, approvvigionamenti materiali, ma assisteremo sempre più a reati associativi o cosiddetti di stampo associativo riconducibili al business legato al riciclaggio, all’usura, alla contraffazione e all’estorsione. In questo momento gli imprenditori di tutti i settori sono in crisi – evidenzia Razzante, che insegna anche Sociologia e politica dei mercati illegali – e le aziende dove prenderanno i fondi per poter ripartire, se non vi sono aiuti alle imprese da parte dello Stato? Non dimentichiamo che la disponibilità di capitale delle mafie supera i 300 miliardi di euro annui, motivo per cui vi saranno imprenditori che si rivolgeranno all’usuraio per non chiudere definitivamente, o sarà la criminalità stessa a rivolgersi alle aziende. Oggi ci sono troppi decreti, c’è troppa burocrazia, che è il catalizzatore della criminalità organizzata. Questo è il vero pericolo. Inoltre si rischia seriamente un incremento dei reati come rapine, furti in appartamento, reati legati alla criminalità comune. L’economia va tutelata immettendo liquidità nelle banche: in 48 ore chi ha bisogno di soldi deve poter andare in banca e trovare il denaro sul conto corrente. In questa emergenza non si deve guardare al rigore dei bilanci, ma si deve immettere liquidità, come affermato anche dall’ex Presidente della BCE, Mario Draghi, altrimenti la situazione, non solo economica ma anche sociale, rischia di sfuggire di mano. Come esperto – continua il noto esperto di sicurezza – non mi sento tranquillo: la tenuta del nostro Paese è a rischio, in quanto le tensioni sociali sono più pericolose di quelle economiche. Rischiamo una precarizzazione della società e della sicurezza, indipendente dalla capacità e dal gran lavoro che stanno mettendo in campo le nostre forze dell’ordine”.
L’epidemia coronavirus ha avuto riflessi anche nel settore del gioco, che di fatto è stato ‘congelato’ a tempo indefinito. “Ora che il gioco non si può più esercitare – quel gioco additato sempre come fonte di infiltrazione mafiosa – si dirà che non è il settore più infiltrato. In effetti è così, ma è sempre stato così, in quanto le mafie entrano in primo luogo nei settori di beni primari, come la sanità, come l’agricoltura, ma non per questo si conducono battaglie per chiudere gli ospedali o i poliambulatori”, ha concluso Razzante. cr/AGIMEG