“In Regione c’erano 4 proposte di legge, abbiamo fatto una buona sintesi che è stata votata all’unanimità. Abbiamo affrontato il tema non tanto dal punto di vista commerciale, ma da quello sociale perché coinvolge il servizio sanitario e nella legge si è cercato di tutelare le fasce più deboli. Il gioco d’azzardo è legale e razionalmente è chiaro che chi gioca ogni tanto non rientra nei ludopatici, ma era necessaria una normativa che tutelasse maggiormente i soggetti deboli e ponesse delle garanzie. Ecco perché ad esempio abbiamo inserito il divieto di apertura vicino a luoghi sensibili come scuole, bancomat e chiese o il limite di 12 ore. In questi due anni in pochi si sono mossi e ora che si sta arrivando a scadenza bisogna prendere provvedimenti”. Sono le parole di Francesco Micucci, capogruppo PD in Consiglio Regionale, pronunciate in occasione di un convegno organizzato nella sala del Consiglio di Civitanova, nella provincia di Macerata, dal Pd regionale sulla ludopatia. “Vogliamo una regolamentazione a livello locale non per danneggiare chi vive e lavora in questo settore, ma per porre dei limiti e per questo ci aspettavamo che l’argomento venisse discusso in commissione”, ha aggiunto il consigliere comunale Mirella Franco. cdn/AGIMEG
