Giochi, la Commissione Europea azzera lo storico in tema di infrazioni: “Archiviate procedure arrivate fino al 30 settembre scorso”

“La Commissione Europea continuerà a occuparsi del gambling quando arriveranno segnalazioni e denunce su comportamenti dei Paesi membri che contrastano con le regole dell’Unione. La decisione di archiviare i procedimenti in corso riguarda solo procedure d’infrazione e denunce avviate prima dello scorso 1° ottobre”. Il chiarimento arriva ad Agimeg da fonti vicine alla Commissione, dopo i numerosi interventi e le polemiche su un comunicato che esplicitamente definiva il gioco d’azzardo “non prioritario” rispetto alle altre questioni sulle quali veniva richiesto l’intervento dell’autorità centrale. Alla data del 30 settembre, le procedure d’infrazione aperte su questioni riguardanti il gambling erano 20 e 54 le segnalazioni che la Commissione avrebbe dovuto esaminare. Adesso si vedrà se la commissione guidata dal lussemburghese Jean-Claude Juncker sarà nuovamente interpellata su questioni che riguardano questa materia. E quale importanza darà alle segnalazioni che dovessero arrivare. Insomma si è cercato di “cancellare” lo storico e riazzerare il sistema in tema di interventi sul gioco. Il comunicato dello scorso dicembre, in ogni caso, chiarisce che per Juncker l’Unione europea ha già definito più volte, anche attraverso le sentenze della Corte di giustizia europea, quali sono i confini entro i quali le singole legislazioni devono muoversi: con margini di autonomia, rispetto alle regole comuni europee, che possono riguardare solo “la protezione del consumatore e dei minori, la lotta alle frodi e al riciclaggio”. Anche secondo l’interpretazione di alcuni esperti e operatori del settore interpellati da Agimeg nei giorni scorsi, il comunicato diffuso da Bruxelles vuole scoraggiare cittadini e singoli operatori a rivolgersi alla Commissione su materie per le quali ci sono già principi cardine stabiliti dalle sentenze della Corta di Giustizia in tema di gioco. gpm/AGIMEG