Elezioni politiche 2018: ecco come sono cambiate le quote dei bookmaker nelle ultime settimane. Tiene la coalizione di centrodestra, mentre Renzi recupera posizioni sul M5S

Conto alla rovescia in vista delle elezioni politiche in programma domenica 4 marzo, in un clima di campagna elettorale mai così infuocato e condito da colpi bassi per contendersi l’ultimo elettore. A cinque giorni dal voto, la lavagna dei bookmaker è in continua evoluzione e nelle ultime ore ha registrato cambiamenti significativi. La coalizione di centrodestra, guidata da Berlusconi, si conferma l’ipotesi preferita dai quotisti per la vittoria finale, anche se meno scontata rispetto a qualche settimana fa, mentre scala posizioni il PD targato Renzi, che vede crescere la propria base votanti e va ad insidiare il Movimento 5 Stelle. La coalizione del centrodestra è la prima scelta dei bookmaker, che pagano la loro vittoria al doppio della posta giocata (dal precedente 1,90). Occhio però al M5S che si avvicina passando da 2,30 a 2,10 mentre il PD scende da 2,80 a 2,70. Fuori dai giochi, almeno per i bookie, Liberi e Uguali di Grasso (una loro affermazione vale 75 volte la somma puntata). Ma è sulle preferenze che il centrodestra otterrà alle urne che si gioca la partita dei quotisti.
I sondaggi sono ancora dalla parte di Berlusconi e l’ipotesi che la coalizione raggiunga una quota compresa fra il 34% e il 37% è la più probabile, a 1,60. Si sale a 2,50 per una percentuale di voti compresa fra il 37% e il 39%. Dal 39% al 41% i bookmaker pagherebbero 3,30 volte la posta giocata. Infine una coalizione del centrodestra al 45% pagherebbe 12,00. Per il Movimento 5 Stelle i quotisti prevedono un bacino elettorale tra il 25% e il 27%, ma non così scontato come in precedenza (passato infatti da 1,60 a 1,80). A 3,50 l’arrivo tra il 27% e il 29%, mentre dal 29% al 33% è un’opzione che vale 5 volte la somma puntata. Taglio in quota invece per una percentuale superiore al 33%, passata da 25,00 a 10,00. Infine la coalizione di centrosinistra di Renzi: se prima viaggiava fra il 23% e il 25% (a 1,60) ora la quota è salita a 2,50, mentre è scesa quella della fascia tra 25% e 27% (ritenuta quindi l’ipotesi più probabile dai bookmaker) passata ad 1,70 contro il precedente 3,30. Superare il 32% si conferma al momento un’impresa impossibile anche per Renzi, ipotesi offerta a 25,00 volte la posta. lp/AGIMEG