Ddl Bilancio, proroga delle concessioni delle scommesse al costo di 6.000 euro a negozio e 3.500 euro per corner. Gara entro il 31 dicembre 2018. Proroga bingo da 7.500 euro al mese. Ecco tutti gli aggiornamenti

Proroga concessioni delle scommesse sportive e bandi di gara per scommesse e Bingo e ricifratura delle stesse. E’ quanto contenuto nell’ultima bozza del ddl Bilancio che Agimeg ha potuto visionare. Secondo l’ultima versione, la manovra conterrebbe la proroga delle concessioni per il Bingo fino al 31 dicembre 2018, termine entro il quale andrà indetta la gara che dovrebbe portare nelle casse dello Stato 73 milioni di euro. Nel ddl previsto “il versamento della somma di euro 7.500 per ogni mese ovvero frazione di mese superiore ai 15 giorni oppure di euro 3.500 per ogni frazione di mese inferiore ai 15 giorni, da parte del concessionario in scadenza che intenda altresì partecipare al bando di gara per la riattribuzione della concessione”. Cambiano anche le cifre per quanto riguarda il bando di gara per le scommesse. “Al fine di contemperare i principi secondo i quali le concessioni pubbliche sono attribuite secondo procedure di selezione concorrenziali con l’esigenza di perseguire, in materia di concessioni di raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi compresi gli eventi simulati, un corretto assetto distributivo, anche a seguito dell’intesa approvata in Conferenza unificata Governo-Regioni-enti locali, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli attribuisce con gara da indire entro il 31 dicembre 2018 le relative concessioni alle condizioni già previste all’art. 1, comma 932, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, con un introito almeno pari a 410 milioni. A tal fine, le concessioni in essere, nonché la titolarità dei punti di raccolta regolarizzati ai sensi dell’articolo 1 comma 643 della legge 23 dicembre 2014, n.190, nonché dell’articolo 1, comma 926, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, sono prorogate al 31 dicembre 2018, a fronte del versamento della somma su base annuale di euro 6.000 per diritto afferente i ogni punti vendita aventi come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, compresi i punti di raccolta regolarizzati e di euro 3.500 per ogni diritto afferente i punti vendita aventi come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici”. Al fine dell’espletamento delle procedure di selezione delle suddette gare, le Regioni dovranno adeguare, a seguito dell’intesa in Conferenza Unificata tra Governo-Regioni-Enti locali del 7 settembre scorso, le proprie leggi in materia di dislocazione dei punti vendita del gioco pubblico entro il 30 aprile 2018. es/AGIMEG