Valle d’Aosta, approvato l’atto amministrativo che contiene l’autorizzazione alla piena disponibilità di immobili a favore della Casinò de la Vallée Spa

In Valle d’Aosta, il Consiglio regionale, con votazione a scrutinio segreto, ha approvato l’atto amministrativo che contiene l’autorizzazione alla piena disponibilità di immobili a favore della Casinò de la Vallée Spa. Il provvedimento, iscritto in Aula in via d’urgenza e illustrato dall’Assessore alle finanze Renzo Testolin, autorizza la Casinò de la Vallée Spa a disporre di una serie di beni immobili non strategici, individuati dall’Amministratore unico. Il Presidente della seconda Commissione, Pierluigi Marquis (SA), ha ripercorso il lavoro svolto “con senso di responsabilità e grande disponibilità da parte di tutti i componenti la seconda e quarta Commissione, che, oltre a varie audizioni, hanno effettuato anche un sopralluogo. Il mio auspicio è che questa resti un’opzione residuale, subalterna a tutte le iniziative utili per l’attuazione del piano di ristrutturazione dell’azienda, tenuto conto del fatto che le condizioni di vendita degli immobili nell’ambito della procedura concordataria sono ben diverse da quelle del mercato ordinario”. A inizio dibattito, il Consigliere Ferrero aveva sollevato una questione pregiudiziale in relazione ad un palesato conflitto di interessi, in capo ai Consiglieri regionali, che siano dipendenti del Casinò Spa o di loro eventuali parenti o affini, nella votazione dell’atto. È stata quindi chiesta una sospensione dei lavori, durante la quale i responsabili degli uffici competenti del Consiglio e della Regione hanno redatto un parere, che il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha letto all’Aula: “Si rileva che l’articolo in questione si applica esclusivamente agli amministratori degli enti locali e non ai consiglieri regionali. In ogni caso, il divieto in questione rileverebbe solo qualora dalla votazione dell’atto derivasse un vantaggio diretto e personale in capo ai consiglieri regionali o a loro congiunti. L’atto in questione consiste in un’autorizzazione, che tecnicamente è la rimozione di un limite, da parte del Consiglio regionale, ad una facoltà già propria in capo alla Casinò spa, proprietaria degli immobili. L’autorizzazione è rilasciata per il soddisfacimento di un interesse pubblico consistente, nella fattispecie, nell’inclusione delle operazioni di cui si tratta nel piano concordatario, mentre, per contro, non sussiste un interesse né dell’amministrazione regionale né di Casinò spa al mantenimento dei beni. Nulla osta pertanto all’approvazione dell’atto da parte del Consiglio regionale”. cdn/AGIMEG