Umbria: via libera dall’Assemblea legislativa alla legge sull’editoria, escluse dai finanziamenti imprese che pubblicizzano il gioco

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato ieri il disegno di legge “Norme in materia di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale” che prevede lo stanziamento di risorse pari a 780 mila euro per gli anni 2018, 2019, 2020. La legge stabilisce che la Regione, per la promozione dell’informazione e per favorire la partecipazione democratica dei cittadini, sostiene la presenza e lo sviluppo di imprese dei mass media locali, mediante la tutela del lavoro e della professionalità degli occupati nelle imprese dell’informazione, rispettando la disciplina contrattuale del settore e della normativa di equa retribuzione del lavoro giornalistico. I soggetti interessati sono: le emittenti televisive e radiofoniche, la carta stampata, quotidiana e periodica, anche nella forma online, e le agenzie di stampa quotidiana. La giunta regionale programma annualmente gli interventi da finanziare attraverso l’approvazione di un apposito programma, sentita la commissione consiliare competente. La norma finanziaria prevede un finanziamento di 630mila euro per il biennio 2019-2020, e 150mila euro per il 2018 riservati ad interventi per il sostegno all’occupazione. Tra i vari emendamenti presentati è stato approvato quello a firma Morroni (FI) per la promozione della stampa locale nelle scuole. Approvato anche quello a firma Morroni (FI) e Brega (Pd) che esclude dai finanziamenti le imprese che diffondono contenuti o programmazioni che prevedono vincite in denaro o che pubblicizzano l’apertura o l’esercizio di sale da gioco o di sale scommesse. “Annuncio la presentazione di alcuni emendamenti che auspico possano essere condivisi anche dalla Giunta. Il primo riguarda la possibilità di definire quale criterio negativo la pubblicità legata al gioco d’azzardo. Altro punto riguarda l’esclusione del contributo per realtà editoriali con sede legale non in Umbria. In questo caso credo sia importante considerare chi comunque opera nel territorio regionale da anni fornendo informazione e servizi. Altro elemento sul quale invito tutti ad una riflessione riguarda l’esclusione dal poter usufruire di risorse pubbliche da parte di soggetti che abbiano riportato condanna per reati contro la Pubblica amministrazione o per frode senza attendere la condanna definitiva”, ha detto Eros Brega (Pd) durante il dibattito. cdn/AGIMEG