Tar Friuli: la sala che stipula un contratto con un concessionario diverso, è come se istallasse nuove slot

Il Tar Friuli Venezia Giulia boccia il ricorso intentato da una sala slot di Pordenone, e conferma l’ordine del Comune di rimuovere gli apparecchi. La titolare era subentrata nella gestione dell’esercizio nel 2016, e aveva presentato una regolare Scia al Comune. Successivamente però aveva disdetto il contratto con il precedente concessionario delle slot, e ne aveva siglato un altro con una compagnia differente. A quel punto il Comune ha intimato la rimozione delle slot, spiegando che le macchine dovevano essere considerate “nuove istallazioni” e quindi dovevano rispettare le distanze minime dai luoghi sensibili. Per il giudice, l’operato del Comune è corretto. Ricorda infatti che la Legge Regionale sul gioco del 2014 equipara a nuove istallazioni le slot, quando si procede alla “stipulazione di un nuovo contratto, anche con un differente concessionario, nel caso di rescissione o risoluzione del contratto in essere”. In sostanza, la titolare ha dato “perciò luogo alla fattispecie di nuova installazione, testualmente prevista dalla disciplina richiamata”. rg/AGIMEG