Scommesse, a Bruxelles il terzo meeting sul matchfixing. Nel 2016 il primo report su scommesse e frodi sportive

Scommesse e frodi sportive sono state ieri in primo piano a Bruxells dove è svolto il terzo meeting del Gruppo di esperti in materia di matchfixing. La riunione ha visto la partecipazione di esperti provenienti da diversi Stati Membri oltre a quella dei rappresentanti della DG Istruzione e Cultura, della DG Mercato interno e di almeno 20 osservatori e del Consiglio d’Europa. Il gruppo di esperti è stato creato dal Consiglio nel maggio 2014 e quella di ieri è stata la terza riunione. Il presidente, Harri Syväsalmi (FI), ha ricordato ai partecipanti che entro la prima metà del 2016, così come da programma, dovrà essere redatto un primo report dei lavori. La Convenzione del Consiglio d’Europa sul fenomeno della manipolazione dei risultati sportivi , nonché le discussioni in materia di protezione dei dati, rappresentano argomenti paralleli di grande rilevanza anche per il lavoro del gruppo di esperti. Nel corso dell’ultimo incontro si è poi parlato della possibilità di condividere parte degli argomenti con il Gruppo di Esperti sul Gambling e di organizzare un seminario con gli operatori del gambling online. Nella riunione di oggi è stato affrontato lo spinoso tema della protezione dei dati , una questione di cui si stanno occupando anche altri organismi della Commissione. Il gruppo di esperti continuerà a guardare i vari aspetti della convenzione (istruzione, rilevazione, coordinamento) avendo cura di evitare sovrapposizioni con il lavoro del Consiglio d’Europa. La creazione di piattaforme nazionali è stato giudicata dagli esperti come un buon esempio di buone pratiche, anche in termini di risultato finale. Le problematiche che gli esperti dovranno affrontare sono senza dubbio molte e soprattutto complesse. Ne è una riprova anche il grande interesse che il Gruppo sta suscitando tra gli operatori del settore che chiedono di poter accedere ai lavori della Commissione. Recentemente EU Sport Platform, ICSS Europe e SportRadar hanno presentato richiesta di essere riconosciuti come Osservatori, ma solo per ICSS Europe si sono aperte le porte della riunione. Niente da fare invece per Sportradar e Eu Sport Platform. lp/AGIMEG