Nuovo DPCM, Zaia (Pres. Veneto): “Chiedevamo un minimo di buon senso, dietro a queste norme ci sono delle attività economiche che andavano sostenute”

“E’ stato dato il via libera al nuovo DPCM. C’è stata una cabina di regia alle 17:00 con il rappresentante delle Regioni Bonaccini e Fontana, il presidente della Sicilia, Upi, Anci ecc. Ci siamo riuniti dopo questo incontro tra Presidenti delle Regioni per realizzare delle osservazioni, che però non sono state colte. Spero si metta mano. Ad esempio per i matrimoni chiedevamo di fare una norma di salvaguardia per chi ha già organizzato il matrimonio da mesi per i prossimi giorni. Chiedevamo un minimo di buon senso e soprattutto pensare che dietro a queste norme del DPCM ci sono delle attività economiche. Capisco la preoccupazione per la salute dei cittadini, ma per questi la salute è anche lavoro. Non è che dietro una festa non ci siano più un pasticcere, un ristoratore, un gestore di discoteca o altri lavoratori che vivono di quella festa. Continuo a dire che dietro ogni provvedimento restrittivo nei confronti di alcune attività, ci deve essere un provvedimento economico di sostegno. Viviamo l’ansia di molte imprese ormai allo strenuo. Pensiamo al mondo della notte o degli spettacoli viaggianti. Se chiedi ad un comparto di fare sacrificio per una comunità, lo devi considerare e remunerare. La grande preoccupazione è sia di natura sanitaria che produttiva. Dobbiamo scongiurare una nuova psicosi o un nuovo lockdown. Ai cittadini faccio un appello: usate la mascherina”. E’ quanto ha dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia. “Le Regioni sono autorizzate a fare provvedimenti più restrittivi, ma non lassisti. Pongo una questione. Non tutte le Regioni hanno gli Uffici Studi. Credo che sia onesto che il Governo si impegni ad indicare quando c’è la necessità di un provvedimento più restrittivo. Non sempre abbiamo tutti gli strumenti. Sono necessari altri provvedimenti, le Regioni hanno presentato tutte insieme un documento durante la notte correttivo, ma in maniera collaborativa e non polemica. Credo sia doveroso accogliere questo documento. Il DPCM lo considero a metà del guado rispetto a quello che va fatto”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG