Nuovo DPCM, in arrivo limiti orari. Possibili ripercussioni anche su sale giochi e sale bingo?

Arriverà tra oggi e domani il DPCM che detterà le nuove norme per contrastare l’aumento di contagi da Covid-19, in particolare – secondo quanto emerso – il Governo intende vietare gli assembramenti al di fuori di bar e ristoranti dopo le 21, e imporre a tutti i locali di chiudere entro le 24. Quest’ultimo limite potrebbe colpire anche sale da gioco e bingo, a meno che per questo settore non si vogliano adottare restrizioni più severe. Chiaramente, se le Regioni e gli Enti Locali hanno adottato normative sul gioco che dettano fasce orarie più restrittive, continuerebbero a applicarsi queste ultime.

Il dibattito generale in queste ore è infatti particolarmente caldo. Francesco Boccia – Ministro degli Affari Regionali – ha convocato per oggi la cabina di regia con Regioni e Enti Locali che dovrebbe consentire di limare le misure. Intanto però alcuni Ministri hanno già anticipato alcuni interventi. Da un lato Luigi Di Maio e Lucia Azzolina provano a lanciare segnali di apertura. Il Ministro degli Esteri allontana l’ipotesi di un nuovo lockdown: “Lo voglio dire chiaramente, l’Italia non se lo può, non se lo può permettere il sistema economico e quello commerciale”. La Ministra dell’Istruzione invece esclude invece la possibilità di chiudere le scuole: “Non c’è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole”. Più prudente il Ministro della Salute Roberto Speranza che, dopo aver ricordato che il numero dei contagi è salito nelle ultime settimane, annuncia che “ora siamo costretti a restringere le maglie”. E quindi assicura: “misure non saranno ancora come quelle del passato, ma ci consentiranno di tenere sotto controllo la situazione, provando a giocare d’anticipo. Con i provvedimenti di Governo e Regioni, e i comportamenti corretti delle persone, possiamo poi evitare misure più drastiche”. L’intenzione è di “incidere su aspetti della vita delle persone che non sono essenziali”.

Oltre alla chiusura anticipata dei locali, si parla anche di stop alle feste private, anche in casa, divieto di praticare sport amatoriali di contatto, come il calcetto, estensione dello smart working, riduzione della percentuale di passeggeri sui mezzi pubblici. In ogni caso, poi, le Regioni potranno adottare misure più restrittive, ad esempio potrebbero decidere di chiudere i confini o di adottare dei mini-lockdown per interrompere la catena dei contagi nelle zone più esposte. Qualche esempio nelle scorse ore c’è già stato, è il caso della Basilicata che la settimana scorsa ha disposto la chiusura temporanea, fino al 13 ottobre, di diverse attività economiche – tra cui anche le sale da gioco – nei comuni di Marsicovetere e Tramutola. lp/AGIMEG