Le due anime del Senatore Nencini, in passato in prima linea contro il gioco e oggi difensore del Casinò di Campione

“Mef e Viminale intervengano subito, l’intero territorio è a rischio”. Questo l’allarme lanciato in un’interrogazione parlamentare presentata al Senato da Riccado Nencini del gruppo Misto-PSI in merito al fallimento del Casinò di Campione, che rischia a suo giudizio di creare un danno per l’intero territorio di riferimento. Il senatore ricorda che il Comune ha dovuto assumere una serie di iniziative per far fronte al dissesto della casa da gioco, una tra tutte “ha dovuto procedere alla dichiarazione di 86 esuberi del personale dipendente” e che “se non si sana celermente questa grave situazione, l’intero territorio rischia una crisi dalle gravissime conseguenze”.
In passato tuttavia l’on. Nencini non ha lesinato duri interventi contro il gioco. Sul Decreto Dignità, meno di due mesi fa, affermava che  “una cosa buona del Decreto è quella dell’abolizione della pubblicità sul gioco d’azzardo”. Nencini è inoltre da sempre sostenitore della necessità di aumentare la tassazione sul gioco per reperire risorse, per combattere la povertà, rilanciare l’economia o trovare fondi per pagare le pensioni, battaglie portate avanti anche nella scorsa legislatura. “Ed ora via 120.000 slot machine dai locali pubblici. Promessa mantenuta”: queste le sue parole su Twitter nel settembre 2016 a commento della volontà del Governo di eliminare l’offerta di gioco negli esercizi generalisti secondari e di accelerare i tempi della riduzione di almeno il 30% delle Awp a cominciare dai pubblici esercizi e dalle rivendite di tabacchi. Nel 2014 affermava che “il gioco d’azzardo produce novanta-cento miliardi l’anno. Alzando la fiscalità, lo Stato può destinare denari per abbassare la pressione fiscale sui redditi medio bassi e favorire le imprese. Una battaglia giusta, che abbiamo sposato sin dall’inizio di questa legislatura. Lo abbiamo fatto un paio di anni fa con un volantinaggio di fronte al Mef, dove chiedevamo norme più stringenti volte a limitare il proliferare di concessionari di slot machine. Sarà un punto sul quale non abbasseremo la guardia”. Nel maggio dello stesso anno plaudiva il divieto di pubblicità di giochi e scommesse in Tv: “Il divieto di pubblicità diretta e indiretta su tutte le emittenti Rai dei giochi d”azzardo è il primo segnale che la battaglia socialista contro le disastrose conseguenze della promozione dei giochi sta dando i suoi frutti”. Oggi l’onorevole Nencini chiede invece aiuto proprio al gioco per risollevare il territorio di Campione, chiedendo a Mef e Viminale di intervenire sulla casa da gioco. lp/AGIMEG