Giochi: La nuova legge polacca si ferma a Bruxelles. La Commissione UE e Malta prorogano lo stand still

Si ferma a Bruxelles fino al prossimo 6 maggio il nuovo progetto di legge polacco che modifica le precedenti norme in materia di giochi.  Tra le altre misure contemplate nella nuova disciplina, alcune “integrano, precisano e adeguano le normative fiscali (utilizzate per la definizione del contribuente, dell’oggetto di imposizione fiscale e degli obblighi fiscali), precisano le disposizioni sui termini di organizzazione dei giochi d’azzardo, attuano una voce che vieta l’aggregazione delle basi imponibili e richiamano alle leggi sulle imposte sul reddito inerenti alla comprensione del concetto di introiti (in riferimento alla base delle imposte da versare sulle lotterie di tipo audiotex e riguardo al livello delle sanzioni finanziarie comminate alla parte che gestisce i giochi d’azzardo)”. Il progetto – sul quale è arrivato il parere della stessa Commissione e di Malta, che hanno prorogato lo stand still da febbraio a maggio – prevede altresì “la rinuncia alle garanzie ipotecarie sui prestiti, presentate da entità operanti sul mercato dei giochi d’azzardo”, come spiegava il governo. Obiettivo del nuovo progetto di legge è quello di precisare i requisiti “per intraprendere attività economiche inerenti il settore giochi, con società (SpA o SrL) che abbiano almeno una succursale nella Repubblica di Polonia”. La nuova disciplina intende inoltre “risolvere il problema dei tempi d’attesa nelle decisioni sulla natura dei giochi, nonché garantire il corretto funzionamento di questo mercato e dei versamenti fiscali ad esso riferiti”. im/AGIMEG