Garrisi (ceo Stanleybet) ad Agimeg: “Gara scommesse impossibile se lo Stato non si riappropria del territorio”

Da poco tornato dall’Argentina, Giovanni Garrisi non ha voluto mancare al consueto appuntamento dell’Enada. Il ceo di Stanleybet, intervistato da Agimeg, è intervenuto sul momento critico che sta vivendo il settore del gioco in Italia: “sull’ipotesi della gara per il rinnovo delle concessioni di scommesse sportive, di cui si parla anche in fiera, voglio far notare che c’è un importante problema di fondo. L’attuale governo ha infatti ereditato, dal precedente esecutivo, una situazione critica visto che non è stato capace di predisporre un accordo Stato-Regioni con caratteristiche di uniformità. I risultati di questo disastro sono stati due: il primo è che ogni regione ha legiferato come una scheggia impazzita sui luoghi sensibili, il secondo è che diventa impossibile una nuova gara senza che lo Stato si riappropri del territorio e che gli operatori abbiano di conseguenza un ambito certo nel quale muoversi. Una patata bollente che il Governo del cambiamento si ritrova addosso come eredità del precedente. Mi auguro che il Governo attuale protegga il settore che dà lavoro a tanti esseri umani e provveda ad uniformare a livello nazionale le norme che riguardano i luoghi sensibili. Il tempo – ha concluso Garrisi – ci sarebbe perché le concessioni più importanti scadono nel 2022 e per quelle esistenti una proroga triennale, ragionevolmente onerosa, sarebbe la soluzione più saggia”. lp/AGIMEG