Def, le maggiori entrate del Preu serviranno a colmare i mancati incassi dal divieto di pubblicità sul gioco

Il Governo ha trasmesso questa notte alle Camere la nota di aggiornamento del Def, l’esame inizierà la settimana prossima. Il Governo, per quanto riguarda il settore dei giochi, annuncia che “a completamento della manovra di bilancio 2019-2021”, adotterà un disegno di legge delega di riordino del settore dei giochi; e un disegno di legge per la modernizzazione e l’innovazione nei settori dell’agricoltura, dell’agroalimentare, del turismo e dell’ippica. Ricorda poi che dopo la presentazione del Def – a maggio – “sono stati adottati diversi provvedimenti con carattere di urgenza. Tra questi, i principali prevedono: ulteriori misure in favore delle popolazioni residenti nei territori interessati dagli eventi sismici del 2016 e del 2017; interventi per il contrasto del precariato e la salvaguardia dei livelli occupazionali; disposizioni in materia di semplificazione fiscale nonché proroghe di termini legislativi”. Questi interventi prevedono coperture di “circa 0,4 miliardi nel 2018, 0,9 miliardi in ciascuno degli anni 2019 e 2020 e 0,8 miliardi nel 2021. Nel periodo considerato, circa il 50 per cento di tali risorse è ottenuto da misure sul versante delle entrate, tra le quali rientrano, in particolare, quelle che dispongono l’incremento del prelievo erariale unico sugli apparecchi per il gioco d’azzardo collegati alla rete telematica (c.d. apparecchi AWP e VLT)”. E ancora il Governo sottolinea che “Per contrastare il fenomeno dei disturbi da gioco d’azzardo è stato imposto il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, con qualsiasi mezzo effettuata, relativa a giochi e scommesse con vincite in denaro, stabilendo opportune misure sanzionatorie in caso di violazione”. Nelle tabelle che completano il documento, vengono riportate le stime delle maggiori entrate che produrrà l’aumento del preu su awp e vlt (40 milioni nel 2018; 234 nel 2019; 318 nel 2020; e 351 nel 2021); mentre il divieto di pubblicità dei giochi produrrà un calo di gettito di 147 milioni nel 2019; e 198 sia per il 2020 che per il 2021. gr/AGIMEG