Decretone, bocciati emendamenti su tassa sulle vincite del 10eLotto al 10% e compenso del concessionario dei Gratta e Vinci

Le Commissioni Lavoro e Affari Sociali nella seduta di ieri hanno respinto due emendamenti al decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 che intervenivano sui giochi. Si tratta delle proposte di modifica presentate dall’on. Dario Bond (FI) per portare l’aliquota della tassa sulle vincite al 10eLotto al 10%, invece dell’11% previsto dal decreto; e dall’on. Mauro D’Attis (FI) per fissare il compenso del concessionario delle lotterie ad estrazione istantanea “in misura pari a 1,6 per cento per l’anno 2019, in misura pari a 2 per cento per l’anno 2020 e in misura pari a 2,1 per cento per l’anno 2021”. L’on Bond aveva spiegato che “la tassazione proposta dal Governo disincentiva il 10eLotto al solo fine di incrementare il livello delle entrate fiscali. E’ preferibile assestarsi su una misura intermedia, dell’aliquota al 10 per cento, che rende comunque possibile un incremento del gettito fiscale ma che minimizza il disincentivo a giocare una forma di lotteria che palesemente non comporta importanti impatti negativi di ordine sociale in termini di ludopatia”. Durante la discussione Dario Bond (FI), è intervenuto sul suo emendamento 27. 1 ed ha ricordato che “esso è volto a ridurre la ritenuta sulle vincite del gioco numerico a quota fissa denominato « 10&lotto » e dei relativi giochi opzionali e complementari dall’11 per cento al 10 per cento. La tassazione proposta dal Governo disincentiva il gioco in questione al solo fine di incrementare il livello delle entrate fiscali. E’ preferibile assestarsi su una misura intermedia, dell’aliquota al 10 per cento, che rende comunque possibile un incremento del gettito fiscale ma che minimizza il disincentivo a giocare una forma di lotteria che palesemente non comporta importanti impatti negativi di ordine sociale in termini di ludopatia. Invito quindi il Governo e la maggioranza ad accogliere la mia proposta emendativa”. Nel dibattito era intervenuto anche l’on. Carlo Fatuzzo (FI), segnalando che “La giusta lotta alla ludopatia viene continuamente posta in pericolo dalle numerose pubblicità di giochi di azzardo che si vedono continuamente in televisione”. rg/AGIMEG.