Ddl Ludopatie: Via libera dalla Commissione a sanzioni fino a 500mila euro, modifiche ai Gratta e Vinci e incentivi a chi rimuove le slot

Oltre al divieto di pubblicità sui giochi “nelle forme dirette e indirette”, ieri la Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato altri emendamenti riferiti all’articolo 9, 10 e 11 del ddl unificato contro le ludopatie. Tra le proposte di modifica che hanno superato il vaglio della commissione, quella che chiede che  “i tagliandi delle lotterie istantanee devono in ogni caso riportare, su entrambi i lati e con dimensioni adeguate, e comunque tali da assicurarne l’immediata visibilità, almeno le seguenti diciture: «Questo gioco nuoce alla salute»; Questo gioco può provocare dipendenza»; «Questo gioco può ridurti in povertà»; «Questo gioco è vietato ai minori di 18 anni»”. Previsto anche un inasprimento delle sanzioni per i concessionari che non rispetteranno le nuove norme in materia di pubblicità e comunicazione dei pericoli per una possibile dipendenza dal gioco: da un minimo di 5000 euro a un massimo 100.000 previsti dalla precedente normativa si chiede di passare  da un minimo di  “100.000 euro” a un massimo di  “500.000 euro”, prevedendo anche che in caso di violazione “reiterata per tre volte”, ne consegue la “decadenza dalla concessione o dalle autorizzazioni”. Approvato anche un emendamento che promuove per “gli esercizi commerciali e i circoli privati che rimuovono dai propri locali gli apparecchi per il gioco lecito (…) installati precedentemente al 31 dicembre 2013” si potrà “usufruire, per i due anni successivi alla rimozione, di un apposito indennizzo economico”. Con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze da emanarsi entro sei mesi dalla pubblicazione della presente legge, “sentita l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, vengono stabilite l’entità e la modalità dell’indennizzo”, nonché “le procedure per effettuarne la richiesta”, spiega un altro emendamento approvato. “È vietata all’interno delle sale gioco e dei locali l’installazione di sportelli per il prelievo automatico di contanti” recita un’altra proposta di modifica al testo che ha avuto il via libera, così come un’altra che specifica come “in caso di condanna da parte del responsabile della sala giochi o del titolare dell’esercizio commerciale dove sono ubicati gli apparecchi, per mancato rispetto delle disposizioni di cui alla presente legge, e della normativa vigente in materia”, consegue  “l’inabilitazione all’attività commerciale per una durata da uno a cinque anni”. im/AGIMEG