Acceso dibattito ieri in commissione Affari Sociali alla Camera nel corso dell’approvazione del ddl ludopatie. La deputata del PD Lenzi, dopo aver detto di “comprendere le preoccupazioni legate alla diffusione dei giochi on-line, anche per le maggiori difficoltà ad entrare in contatto con i soggetti bisognosi di aiuto”, ha comunque voluto precisare che che “quella in discussione è una norma di copertura, che deve oltretutto passare il vaglio della Commissione Bilancio” e che “non è compito della Commissione Affari sociali la revisione organica della tassazione sui giochi, oggetto peraltro di una delle disposizioni della delega fiscale”. A replica, l’on. Baroni (M5S), ha invitato la Lenzi a “non accontentarsi di individuare la copertura finanziaria per il provvedimento in esame e a provare di mandare un messaggio che tenga conto dell’evoluzione del mercato dei giochi di azzardo” dichiarandosi disponibile a “ragionare ad una formulazione che presenti una diversa modulazione anche con l’invarianza delle risorse reperite”. La Lenzi ha infine ribadito di avere “l’impressione che la visione portata avanti dai colleghi del Movimento 5 Stelle non faccia differenza tra un uso ricreativo di giochi che possono far avere una vincita e la dipendenza dal gioco di azzardo” E’ “necessario – ha aggiunto – distinguere i diversi piani e prevenire e curare comportamenti patologici senza compiere un’eccessiva intrusione nella vita dei cittadini”. im/AGIMEG
