Dalla Regione Piemonte e l’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche uno studio sul Gap. Coinvolti 80 Comuni ed oltre 30.000 residenti

“In Piemonte si spendono annualmente 6,5 miliardi in gioco d’azzardo; nel 2018 poco più di 4,5 miliardi per il gioco in contesti fisici e quasi 2 miliardi per quello online”. E’ quanto ha fatto sapere la Regione. “Nella primavera del 2016, la Regione ha approvato la legge di contrasto al gioco d’azzardo patologico (L.R. 9/2016) che prevede l’attivazione di numerose azioni volte a ridurre e prevenire la diffusione delle forme di dipendenza da gioco. A oltre due anni di distanza dall’applicazione di queste norme (dall’estate 2016 la riduzione degli orari di funzionamento degli apparecchi; dall’autunno 2017 l’applicazione del cosiddetto “distanziometro”) è di fondamentale importanza capire gli eventuali effetti di queste normative non solo sui volumi di gioco e di perdite (sicuramente ridotti nel complesso) ma anche su altri aspetti che definiscono il fenomeno. La semplice osservazione delle variazioni nei volumi di gioco non permette infatti di valutare in modo esauriente gli effetti delle misure messe in campo. E’ importante, infatti, capire non solo quanto sia diminuito il denaro investito dai cittadini piemontesi in gioco d’azzardo, ma anche se e come si sia modificata la composizione della spesa, quanti siano i piemontesi che giocano e quali le abitudini più diffuse. Sappiamo infatti che esistono tipologie di giocatori molto diversi tra loro, da quelli che giocano raramente piccole cifre a coloro che giocano assiduamente grosse somme di denaro, a quelli che, per altri fattori concomitanti, potrebbero essere più a rischio di sviluppare dipendenza”, aggiunge la Regione Piemonte. “Nasce così l’idea del progetto GAPS, che la Regione Piemonte ha commissionato al nostro gruppo di ricerca e che ha l’obiettivo di acquisire informazioni di livello locale sulla diffusione del gioco d’azzardo, dei profili di gioco a rischio e problematico, e sulle principali caratteristiche associate al comportamento di gioco”, spiega la dottoressa Sabrina Molinaro, responsabile scientifica dello studio per CNR-IFC (Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa). Il progetto ha tra i suoi obiettivi quello di offrire un’analisi dei possibili effetti innescati dalle misure di contenimento dell’offerta attuate, sia a livello regionale, attraverso il “distanziometro”, sia a livello comunale per quanto riguarda le limitazioni temporali al gioco adottate da numerosi comuni piemontesi. Lo studio GAPS – Gambling Adult Population Survey – che prenderà concretamente avvio nei prossimi giorni rappresenta un approfondimento dello studio nazionale IPSAD® e si configura come una tra le iniziative che compongono il Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico (GAP) adottato dalla Regione. Negli 80 comuni piemontesi che parteciperanno, oltre 30.000 residenti tra i 18 e gli 80 anni sorteggiati in maniera casuale si vedranno recapitare a casa il questionario GAPS. “Non importa se chi compila il questionario sia un giocatore d’azzardo o meno, il successo dello studio dipende soprattutto dall’ampiezza della partecipazione”, conclude il dottor Paolo Jarre, Direttore del Dipartimento “Patologia delle dipendenze” della ASL TO3 e coordinatore del gruppo di lavoro regionale sulla prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo. Ecco gli 80 Comuni piemontesi che partecipano allo studio GAPS: Alba, Garessio, Alessandria, Grignasco, Arona, Ivrea, Arquata Scrivia, Luserna San Giovanni, Asti, Nichelino, Avigliana, Nizza Monferrato, Balangero, None, Biandrate, Novara, Biella, Novi Ligure, Borgomanero, Oleggio, Bra, Omegna, Cambiasca, Orbassano, Canale, Oulx, Candelo, Ovada, Cantalupa, Poirino, Carpignano Sesia, Pont-Canavese, Carrù, Pontecurone, Casale Corte Cerro, Prato Sesia, Casale Monferrato, Revello, Castagnole delle Lanze, Rivarolo Canavese, Castell’Alfero, Roletto, Castelletto sopra Ticino, Sandigliano, Castelnuovo Don Bosco, Santa Vittoria d’Alba, Castelnuovo Scrivia, Santhià, Castiglione Torinese, Savigliano, Cavour, Serravalle Sesia, Cerano, Settimo Vittone, Chieri, Sommariva del Bosco, Chivasso, Torino, Cigliano, Trivero, Ciriè, Trofarello, Coazze, Valenza, Collegno, Varallo, Corneliano d’Alba, Verbania, Cossato, Vercelli, Crevoladossola, Vigliano Biellese, Cuneo, Vignolo, Domodossola, Villafranca d’Asti, Dronero, Villanova d’Asti, Druogno, Vogogna. cdn/AGIMEG