“I consumi si confermano come l’elemento di maggior fragilità dello scenario di previsione e ad essi il Def non dedica specifica attenzione”. E’ quanto ha detto Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti, in audizione alla Camera sul Def, evidenziando che secondo stime “la spesa delle famiglie possa essersi ridotta nei primi tre mesi del 2021 dell’1,5%, cumulando un arretramento di 6,6 miliardi dalla scorsa estate (-2,7%). La spesa delle famiglie non è, purtroppo, considerato elemento propulsivo della ripresa post pandemica, ruolo affidato invece agi investimenti, anche per il traino atteso dall’attuazione del Pnrr”. “Nel quadro di ritorno alla normalità deve essere nostra priorità una normalizzazione che consentirebbe di affrontare anche con provvedimenti idonei la piaga dell’evasione giustamente trattata nel DEF evitando di ripetere iniziative come la lotteria degli scontrini e il cashback dello Stato per i quali sono state stanziate risorse importanti che sarebbero state più produttive a sostegno delle imprese”, ha detto. cdn/AGIMEG
