Respinti gli emendamenti Pesco e Ruocco che chiedevano un incremento del Preu sui giochi per garantire maggiori entrate. L’emendamento Ruocco, in particolare, prevedeva di “introdurre nuove modalità dei giochi già esistenti compresi il Lotto e i giochi numerici a totalizzazione nazionale, modificare la misura del prelievo erariale unico attualmente applicato ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita” per garantire “maggiori entrate per almeno 3 miliardi di euro”. Le proposte di modifica erano state presentate presso le commissioni riunite della Camera Finanze e Bilancio, al dl su “Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche”, ma sono state bocciate dalle commissioni stesse. L’on. Maino Marchi (PD) ieri nel corso della riunione ha comunque manifestato perplessità sull’emendamento Pesco anche perchè non ha ritenuto “opportuno prevedere in questa sede un aumento delle entrate derivanti dai giochi pubblici, in quanto tale intervento dovrebbe eventualmente essere apportato in sede di adozione del decreto legislativo in materia di giochi previsto dalla cosiddetta delega fiscale, recentemente approvata dal Parlamento”. im/AGIMEG
